Presidente della banca nazionale avverte: equità insufficiente rispetto ai rischi di bilancio
Livelli di capitale della SNB e rischi del bilancio
I livelli di capitale attuali della Banca Nazionale Svizzera (SNB) sono stati classificati da Martin Schlegel come inadeguati rispetto ai rischi associati all’ampiezza del suo bilancio. Nella sua recente allocuzione a Zurigo, il presidente della SNB ha sottolineato l’importanza di rafforzare la base di capitale dell’istituzione, enfatizzando che questo aspetto deve essere una priorità rispetto alla distribuzione dei profitti al governo svizzero e ai cantoni.
Schlegel ha accennato a un possibile ritiro dei pagamenti verso lo Stato per l’anno in corso, nonostante l’ente abbia registrato un profitto significativo nei primi nove mesi. Questa situazione è ancora più marcata considerando che la SNB ha già sospeso distribuzioni per due anni consecutivi, in seguito a perdite record nel 2022. La questione della distribuzione delle entrate è soggetta a determinati accordi con il Ministero delle Finanze, ma la banca centrale detiene una certa flessibilità riguardo alla porzione dei guadagni da destinare a riserve.
Attualmente, il valore degli attivi della SNB si attesta attorno ai CHF 840 miliardi (circa 940 miliardi di dollari), il che rende l’andamento delle sue operazioni fortemente influenzato dallo stato dei mercati, con possibilità di variazioni rapide. Schlegel ha fatto notare che l’ampia dimensione del bilancio della SNB è una conseguenza diretta delle politiche monetarie attuate, in particolare gli acquisti di valute estere, che si sono resi necessari per alleviare le pressioni sulla valuta locale dopo la crisi finanziaria globale del 2008. Non effettuare tali interventi avrebbe potuto esacerbare i rischi di deflazione, ha aggiunto, evidenziando l’importanza del franco come valuta di rifugio.
Interventi sul mercato valutario dopo la crisi finanziaria
La Banca Nazionale Svizzera (SNB) ha adottato misure decisive negli anni successivi alla crisi finanziaria globale del 2008, intervendendo attivamente nel mercato valutario. Questi interventi erano volti a stabilizzare la valuta svizzera, rinforzando il franco elvetico come valuta di rifugio per investitori globali, in un contesto di incertezze economiche e turbolenze sui mercati mondiali.
Secondo Schlegel, gli acquisti di valute estere da parte della SNB hanno rappresentato una risposta necessaria per mitigare le pressioni sul franco svizzero e mantenere una stabilità economica. L’azione di acquistare valuta estera non solo ha avuto come obiettivo il controllo dell’apprezzamento del franco, ma ha anche avuto un impatto significativo su dinamiche inflazionistiche. “Il franco è una valuta di rifugio,” ha affermato Schlegel, sottolineando che il suo valore influisce notevolmente sull’inflazione, data l’apertura dell’economia svizzera verso gli scambi internazionali.
Schlegel ha spiegato che le dimensioni del bilancio attuale della SNB scoprono l’importanza e la complessità delle scelte di politica monetaria. Infatti, le manovre non si limitano a semplici operazioni di mercato; sono parte di un mix strategico che include l’utilizzo di tassi di interesse come strumenti complementari al fine di mantenere la stabilità dei prezzi nel medio termine. La funzione di intervenire sul mercato valutario, quindi, è inestricabilmente legata agli obiettivi più ampi di riduzione della volatilità economica e di promozione della crescita sostenibile.
Inoltre, Schlegel ribadisce che la SNB non esclude la possibilità di ricorrere nuovamente a tassi di interesse negativi, qualora le condizioni economiche lo rendano necessario. Questo approccio proattivo dimostra una volontà di adattarsi rapidamente a un contesto macroeconomico in continua evoluzione, mirando sempre a garantire la stabilità dell’economia svizzera e il potere d’acquisto della moneta nazionale.
Priorità per il bilancio e distribuzione dei profitti
Il discorso di Martin Schlegel riflette una visione chiara e pragmatica riguardo alla gestione finanziaria della Banca Nazionale Svizzera (SNB). Sottolineando la necessità di un rinforzo della base patrimoniale, Schlegel ha evidenziato che i profitti realizzati dalla SNB, sebbene significativi, non dovrebbero compromettere la stabilità a lungo termine dell’ente. Egli ha affermato che il rinforzo del capitale è fondamentale per affrontare i rischi dovuti all’ampiezza del bilancio, il quale, ad oggi, conta attivi per circa CHF 840 miliardi.
Questa posizione implica, secondo Schlegel, che la priorità non debba andare ai pagamenti verso il governo e i cantoni, ma piuttosto alla creazione di riserve utili in caso di imprevisti economici. La SNB ha già saltato le distribuzioni negli ultimi due anni, pertanto, un’ulteriore interruzione per l’anno corrente non sorprenderebbe, specialmente alla luce delle sfide richieste dal contesto economico. Inoltre, il presidente ha suggerito che benché ci siano accordi formali con il Ministero delle Finanze riguardo alla distribuzione degli utili, la banca centrale ha comunque margini di manovra che le consentono di trattenere una parte significativa dei suoi guadagni per ricapitalizzarsi.
La strategia di Schlegel è chiara: mantenere una SNB robusta e capace di fronteggiare eventuali scossoni nei mercati, non solo per la solvibilità dell’ente, ma anche per la salute economica della Svizzera nel suo complesso. Una SNB ben capitalizzata potrà proseguire nel suo ruolo di stabilizzatore economico e di garante del potere d’acquisto, in un periodo caratterizzato da incertezze e turbolenze economiche globali. Questo approccio lungimirante rivela anche una consapevolezza del ruolo cruciale che la banca centrale gioca nel mantenere la fiducia nel franco svizzero, essenziale in un contesto internazionale incerto.
Inflazione e target della politica monetaria
Inflazione e target della politica monetaria nella SNB
Il presidente della Banca Nazionale Svizzera (SNB), Martin Schlegel, ha recentemente espresso preoccupazioni riguardo le attuali dinamiche inflazionistiche nel paese. Con un tasso d’inflazione attestato allo 0,6%, vi è un crescente timore tra gli economisti che questo numero possa scendere al di sotto del range target della banca, situato tra lo 0% e il 2%. Sebbene il policymakers, come Petra Tschudin, abbiano affermato che la crescita dei prezzi è “confortevolmente” all’interno dei parametri desiderati, le tensioni sui mercati globali e l’incertezza economica sollevano interrogativi importanti per il futuro delle politiche monetarie della SNB.
La SNB ha il compito di garantire la stabilità dei prezzi e, per raggiungere quest’obiettivo, si avvale di una combinazione di strumenti, tra cui l’intervento sul mercato valutario e l’adeguamento dei tassi d’interesse. Schlegel ha articolato che le decisioni in merito ai tassi d’interesse, che hanno già visto un trattamento di tassi negativi in passato, potrebbero essere riesaminate in risposta a cambiamenti. Con le attuali condizioni di mercato, la possibilità di un ritorno a tassi di interesse negativi non è affatto da escludere.
Gli effetti di una politica monetaria espansiva si riflettono non solo nei tassi d’inflazione ma anche nella stabilità generale dell’economia svizzera. Infatti, l’apertura dell’economia elvetica agli scambi internazionali rende particolarmente sensibile il potere d’acquisto del franco svizzero. Schlegel ha sottolineato che la forte posizione del franco come valuta di rifugio gioca un ruolo cruciale nel trattamento delle pressioni inflazionistiche, ribadendo che l’andamento della valuta nazionale può influenzare le dinamiche dei prezzi con effetti sia immediati che a lungo termine.
In questo contesto, il Presidente della SNB ha evidenziato la necessità di strategie flessibili, in grado di adattarsi a un panorama economico in continuo cambiamento. La ricerca di stabilità dei prezzi e il mantenimento della crescita sostenibile sono obiettivi prioritari per la banca, che si impegna a bilanciare le misure necessarie per garantire un’inflazione moderata in un contesto di crescente volatilità e incertezza economica.
Possibili misure future della SNB
In considerazione della necessità di rafforzare la base di capitale e gestire efficacemente i rischi presenti nel bilancio, Martin Schlegel ha delineato diverse misure future della Banca Nazionale Svizzera (SNB) che potrebbero avere un impatto significativo sulla politica monetaria e sull’economia del paese. Schlegel ha messo in evidenza che, sebbene la SNB abbia ottenuto risultati positivi negli ultimi mesi, la situazione globale richiede una vigilanza costante e un approccio proattivo nel definire strategie finanziarie.
Una delle opzioni principali esplorate riguarda l’adozione di tassi d’interesse negativi, un fattore che la banca centrale non ha escluso per il futuro. Tali tassi possono essere utilizzati come strumento per stimolare l’economia in un contesto di inflazione bassa, contrariamente alla direzione che la banca aveva seguito negli anni passati. Schlegel ha affermato che, se necessario, la SNB potrebbe nuovamente scendere verso tassi negativi per sostenere la crescita e evitare un’affermazione eccessiva del franco.
Inoltre, la banca centrale si impegna a monitorare attentamente le dinamiche di mercato e a rispondere in modo flessibile alle fluttuazioni economiche. Questa attenzione deriva dalla consapevolezza che il bilancio della SNB, essendo costruito su operazioni di grande dimensione, è soggetto a variazioni rapide in risposta alle condizioni di mercato. Ciò richiede una capacità d’intervento pronta e misure calibrate per mantenere la stabilità finanziaria.
Schlegel ha sottolineato che il mantenimento di una strategia monetaria equilibrata è cruciale per affrontare le sfide emergenti, tra cui pressioni inflazionistiche inattese e oscillazioni sui mercati globali. Le future azioni della SNB mireranno, pertanto, a garantire non solo la stabilità dei prezzi, ma anche una continua adattabilità alle prove economiche che potrebbero sorgere, ponendo l’istituzione in una posizione di forza per affrontare con successo le eventuali turbolenze economiche.