Poke facebook i messaggi a tempo che poi si autodistruggono: idea geniale o ennesima bufala?
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Facebook ha messo a disposizione una nuova funzionalità che consente di mandare agli altri utenti della piattaforma messaggi, foto e video che si cancelleranno automaticamente da soli pochi secondi dopo averli trasmessi: si tratta dell’app Poke, riveduta e corretta, che per ora è disponibile solo sull’iPhone, ma in futuro dovrebbe essere rilasciata una versione anche per gli altri dispositivi.
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Poke è un’app di messaggistica istantanea che in pratica replica il servizio già proposto da Snapchat: questo significa che Facebook ha ufficialmente deciso di fargli concorrenza, lanciando così il suo guanto di sfida.
Tra le caratteristiche, viene data la possibilità di stabilire esattamente dopo quanto tempo il messaggio inviato sarà eliminato: le opzioni disponibili sono uno, tre, cinque e dieci secondi, dopo i quali il contenuto verrà cancellato e non sarà più possibile prenderne visione in alcun modo.
Inoltre, sono stati posti dei limiti sulla dimensione massima di ciascun messaggio, pari a 120 caratteri, una politica che ricorda molto quella adottata da Twitter per i suoi cinguetti, che non possono superare i 140 caratteri di lunghezza.
Ovviamente, saranno mantenuti i classici Poke già presenti da alcuni anni su Facebook, con i quali è possibile attirare a sé altri utenti e potenziali nuovi amici; la vecchia versione non ha ottenuto il successo sperato, anche a causa della filosofia del social network, pensato per mettere in comunicazione gli amici e le persone che già si conoscono, anziché fare nuove conoscenze, come accade invece su Twitter.
I detrattori dell’app sostengono però che l’auto-eliminazione di un messaggio potrebbe causare l’invio di materiale inadatto e offensivo; in merito a ciò, i programmatori di Facebook hanno garantito che sarà implementato un sistema basato sulle segnalazioni con lo scopo di impedire e denunciare la diffusione di contenuti inopportuni o che comunque possano turbare la sensibilità delle persone.
In ogni caso, la tentazione di trasmettere messaggi scabrosi sapendo di poter sfuggire ai controlli dato il loro brevissimo tempo di vita rimane forte, ed è una delle ragioni per cui Snapchat si è messo in cattiva luce in questi mesi, oltre a esserne uno dei punti deboli.
Un’ulteriore spunto di riflessione viene dalla decisione di rilasciare, almeno per adesso, l’app Poke solo su un dispositivo come l’iPhone: secondo un’indagine, infatti, la maggior parte del traffico dati riscontrato su Facebook è prodotto da dispositivi mobili come netbook, smartphone e tablet piuttosto che dai computer fissi o dai notebook più ingombranti.
E’ possibile scaricare gratuitamente Poke dall’AppStore.
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