Pirateria online: più di 30.000 siti bloccati grazie a Piracy Shield
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Blocco dei siti pirata
Il sistema Piracy Shield, attivo dal 1 febbraio 2024, rappresenta un’importante iniziativa di contrasto all’illegalità legata alla visione di eventi sportivi. Grazie alla collaborazione tra i titolari dei diritti e gli ISP, la piattaforma consente la segnalazione di indirizzi IP e domini di siti che offrono contenuti pirata. In virtù della legge n. 93 del 14 luglio 2023, in vigore dall’8 agosto 2023, gli Internet Service Provider sono obbligati a intervenire tempestivamente, bloccando l’accesso ai siti identificati entro un limite di 30 minuti. Questo approccio rapido è stato fondamentale per tutelare i diritti di chi si avvale di modalità di visione legittime e ha portato a risultati tangibili nel primo anno di operatività della piattaforma.
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Da febbraio a dicembre 2024, sono stati bloccati ben 30.000 siti di pirateria, in un’azione concertata da Lega Serie A, Lega Serie B e FAPAV. Le istituzioni hanno ricevuto diversi feedback positivi sulla prontezza delle operazioni di blocco. Tuttavia, è da notare che, nonostante l’efficacia del sistema, ci sono stati incidenti isolati, come il blocco non intenzionale di servizi legittimi come Google Drive, che evidenziano la necessità di un ulteriore affinamento della piattaforma. Questi dati confermano l’impatto limitato che ha avuto il sistema sul panorama digitale, pur sottolineando il suo valore come deterrente contro la pirateria online.
Risultati di Piracy Shield
Nel periodo in esame, Piracy Shield ha mostrato risultati significativi nella lotta contro la pirateria online, evidenziando l’efficacia della sua implementazione. Secondo le informazioni rilasciate da AGCOM, sono stati bloccati un totale di 30.000 siti di pirateria, operazione che si è articolata in un arco temporale di dieci mesi. Questo massiccio intervento ha coinvolto non solo le piattaforme di streaming illegale, ma anche quei siti che facilitano l’accesso a contenuti protetti da diritti d’autore senza autorizzazione. Le organizzazioni coinvolte, tra cui Lega Serie A, Lega Serie B e FAPAV, hanno sottolineato come la rapidità del blocco, attuato entro trenta minuti dall’allerta, abbia giocato un ruolo cruciale nel ridurre la visibilità e l’accessibilità di tali contenuti non autorizzati.
Questo successo è stato accompagnato da una sinergia tra i vari attori del settore, dalla cooperazione istituzionale alle forze dell’ordine, che hanno intensificato le loro operazioni contro la diffusione di contenuti illegali. Tuttavia, nonostante questi risultati incoraggianti, è stato segnalato un errore occasionale, come il blocco di servizi legittimi, un aspetto che richiede un monitoraggio rigoroso e un miglioramento costante delle procedure della piattaforma. L’esperienza accumulata fino a questo punto si rivela preziosa per eventuali aggiustamenti futuri, affinché l’obiettivo di eliminare la pirateria online possa essere raggiunto in modo sempre più efficace.
Prossimi sviluppi e sanzioni
Le prossime fasi dell’iniziativa Piracy Shield si concentrano non solo sulla continuazione delle operazioni di blocco dei siti illegali, ma anche sull’implementazione di un sistema di sanzioni che mira a dissuadere ulteriormente la pirateria. Le sanzioni previste includono multe che variano da 150 a 5.000 euro per gli utenti che accedono a contenuti pirata, e multe che possono raggiungere i 15.000 euro per coloro che offrono tali contenuti. Inoltre, sono previste pene detentive che possono andare da sei mesi a tre anni per i trasgressori, intensificando così il messaggio di tolleranza zero nei confronti di attività illecite.
Questa strategia di enforcement mira a colpire tutti gli attori coinvolti nella filiera della pirateria, partendo dai semplici abbonati fino ad arrivare ai fornitori di contenuti. L’obiettivo è rendere chiari i rischi legati alla pirateria e ridurre il numero di abbonamenti illegali, specialmente considerando l’impatto fiscale e commerciale che la pirateria ha sul mercato. A tal fine, il legislatore sta lavorando a un rafforzamento della normativa esistente, con l’intento di evidenziare la legalità come opzione preferenziale per i consumatori.
Inoltre, le forze dell’ordine continuano a svolgere un ruolo attivo nel contrasto alla pirateria, promuovendo operazioni coordinate per fermare le reti che traffico di contenuti illegali, come dimostrato dai recenti arresti e dalla chiusura di canali di trasmissione pirata. Le sinergie tra le varie istituzioni e le forze dell’ordine rappresentano un aspetto fondamentale per il successo di Piracy Shield e per garantire un futuro più sicuro e legittimo per gli utenti dei nuovi media.
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