Piccole imprese su Facebook, 5 (gravi) errori da evitare
L’attivissima Veronica Gentili, una vera forza della natura sul web, pubblica oggi un bell’articolo su Facebook Marketing
Con circa 35.7 milioni di italiani attivi ogni mese e 2.27 miliardi di utenti nel mondo, Facebook rappresenta sicuramente una grandissima opportunità per le aziende, in particolare per le piccole imprese.
Non solo permette di raggiungere le persone che si trovano nei pressi del proprio punto vendita, ma anche quelle generalmente più propense all’acquisto immediato (ad esempio, attraverso l’utilizzo dei Pubblici Personalizzati) e quelle simili ai nostri migliori clienti (con l’utilizzo dei Pubblici Simili), a costi generalmente più contenuti se paragonati ad altri mezzi pubblicitari tradizionali e con maggiore precisione.
Non solo, Facebook permette anche di mantenere un rapporto con i clienti già acquisiti, stimolare il passaparola positivo, acquisire contatti da trasformare in clienti e molto altro con strumenti e modalità mai viste prima…SE utilizzato nel modo giusto.
“Dico così” dichiara l’autrice “perché sono tantissime le imprese che ancora non hanno capito le reali potenzialità di questo social media e, anzi, lo utilizzano in modo sbagliato, amatoriale e a volte dannoso, non riuscendo a ricavarne buoni risultati e magari lamentandosi che “Facebook serve a poco o niente”.
Di quali errori stiamo parlando? Ecco i consigli di Veronica Gentili
Vediamo quali sono i peggiori errori che in molte piccole attività commerciali (e non) stanno facendo, spesso senza nemmeno rendersene conto.
1. Avere una base fan scarsamente profilata e fatta solo di “amici”
Hai invitato TUTTI i tuoi amici a diventare fan della pagina? Beh, potresti avere questo problema…
Purtroppo, parlando di pagine Facebook relative a negozi, liberi professionisti, hotel, ristoranti e, in generale, piccole attività, uno dei problemi che riscontro più spesso è quello di avere una base fan assolutamente poco o niente profilata. Significa che la pagina, anziché venir seguita da clienti e potenziali clienti, tra i fan annovera per la maggior parte amici e parenti di chi la amministra o persone invitate a caso nella foga di fare numeri…generando quindi scarsi risultati.
La composizione dei fan della pagina è di fondamentale importanza e invitare La Qualunque a seguirla o, peggio, acquistar fan al chilo, è davvero una pessima idea.
Non solo nessuno o quasi ti considererà quando pubblicherai un post, ma innescherai un circolo vizioso grazie al quale l’algoritmo di Facebook ti darà progressivamente sempre meno visibilità; se, quindi, i post che pubblichi sulla pagina Facebook della tua azienda non li considera nessuno, questo è probabilmente uno dei motivi principali.
Quanti dei tuoi fan rispecchiano, quanto meno sul piano demografico (età, sesso, provenienza) il profilo del tuo cliente?
Quante delle persone che raggiungi con i tuoi post?
Quante delle persone che interagiscono con i tuoi post?
Questo è fondamentale per rendere la pagina una vera risorsa di business (a meno che tu non voglia investire tutto in Ads) e garantirsi un minimo di visibilità gratuita.
Nel corso Facebook Marketing per piccole imprese vedremo come crearsi costantemente una base fan di qualità, potenzialmente interessata ad acquistare (e ri-acquistare) i nostri prodotti e servizi.
2. Pubblicare solo post promozionali e di prodotto
Nessuno è su Facebook per comprare, almeno a oggi, questo dovrebbe essere chiaro. Ecco perché, se la Pagina viene utilizzata come fosse una vetrina , difficilmente trovi qualcuno disposto ad ascoltarti.
In molti, invece, si limitano a pubblicare (spesso quando hanno tempo o se lo ricordano) per la maggior parte post auto-promozionali, offerte e contenuti che ricordano più spot pubblicitari che altro.
Per rendere i social network vere risorse di business dobbiamo imparare a coinvolgere anziché convincere e questo lo possiamo fare conoscendo bene i nostri potenziali clienti e offrendo loro contenuti (ovviamente strategici per il nostro business) che rispondano ai loro bisogni, curiosità e desideri, accompagnandoli verso il percorso di acquisto.
3. Accontentarsi di fan, like, commenti e condivisioni
Purtroppo molte piccole attività si accontentano di like, commenti e condivisioni per decretare il successo della propria attività su Facebook; il problema è che, a fine mese, non paghiamo le bollette a suon di like e per quanto le interazioni possano gonfiare il nostro ego, a poco servono se non portano a risultati più significativi.
Quante delle persone che interagiscono o che raggiungiamo sono realmente in target?
Quante richieste di informazioni riceviamo? Quanti contatti acquisiamo, grazie a Facebook?
Quanto traffico qualificato, quanti click per chiamarci o ricevere indicazioni stradali?
Non basta fare il pieno di interazioni, serve anche e soprattutto valutarne la qualità e non fermarsi solo a quelle.
4. Pensare che Facebook sia gratis
Purtroppo c ‘è ancora chi pensa che Facebook sia il regno della visibilità gratuita ed è un grande errore; non solo in genere con i propri post raggiungiamo una piccola parte dei nostri fan (tanto più piccola quanto la base fan è poco profilata e i post poco coinvolgenti), ma difficilmente è possibile acquisire sistematicamente contatti e clienti grazie a questo social network senza investire periodicamente in Facebook Ads.
Facebook non è gratis, così come non lo è una gestione professionale della pagina, che richiede tempo, competenza e continuità.
5. Usare sempre e solo “Metti in evidenza il post”
Sì lo so, cliccare sul tastino “Metti in evidenza” è facile, veloce e poco impegnativo. In molti, non conoscendo il sistema inserzionistico di Facebook o volendo risparmiare tempo usano sempre e solo questo strumento per dare un po’ di visibilità in più ai propri post.
Se va bene nel caso in cui si si vada di fretta (e, ad esempio, si vogliano raggiungere i fan, Pubblici Personalizzati o Salvati per stimolare interazioni, visite al sito e visualizzazioni del video), non può e non deve essere l’unico modo in cui si promuovono i propri contenuti all’interno della piattaforma, perché denota una grande amatorialità e scarsa conoscenza del mezzo.
Facebook infatti mette a disposizione obiettivi molto più specifici per i quali ottimizzare le proprie inserzioni, tantissimi criteri di targeting e formati pensati per acquisire contatti e clienti, disponibili solo utilizzando il pannello Gestione Inserzioni;
si possono raggiungere le persone nelle vicinanze del punto vendita, quelle più propense a fornirci i loro dati di contatto e molto altro ancora, ovviamente utilizzando gli strumenti professionali messi a disposizione dalla piattaforma e non accontentandoci di quelli “facili e veloci” per spendere soldi.
Facebook può essere un grande alleato della tua piccola attività
Ho visto tantissime piccole aziende avere grandi soddisfazioni con questo social network, in termini di contatti e clienti acquisiti, notorietà generata, clienti fidelizzati, ma ovviamente questo richiede strategia, costanza e attenzione. Viceversa, rischia di essere l’ennesima perdita di tempo, che ci farà finire nel girone di quelli che “i social media non servono a niente”.
E non perché davvero non servano a niente, ma perché non se ne è capito le reali modalità di utilizzo e le potenzialità.