Phoenix Wallet supporto BOLT12 novità funzionalità avanzate per pagamenti sicuri e veloci su Bitcoin

Supporto e funzionalità di BOLT12 su Phoenix Wallet
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Phoenix Wallet ha introdotto il supporto alla specifica BOLT12 con la recente versione 2.3.1 disponibile al momento esclusivamente su Android. Questa nuova release integra le richieste di pagamento riutilizzabili, denominate “offerte”, che rappresentano un significativo passo avanti nell’evoluzione delle transazioni sulla rete Lightning. Le offerte BOLT12 consentono di inviare e ricevere pagamenti Lightning senza limiti di scadenza o ridondanze nel processo di generazione dei codici QR, migliorando l’efficienza e l’esperienza utente.
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L’implementazione di BOLT12 in Phoenix Wallet si concretizza attraverso funzionalità pratiche che semplificano la gestione delle transazioni Lightning: dall’emissione di pagamenti ricorrenti alla raccolta di donazioni, fino ad arrivare alla tutela della privacy mediante l’utilizzo di tecniche avanzate come i blinded paths. Tali metodi evitano la necessità di esporre l’indirizzo del nodo destinatario, riducendo così il rischio di tracciamento delle operazioni.
Parallelamente, Phoenix ha dotato l’app di una nuova interfaccia per la gestione dei contatti, migliorando la facilità di uso e la possibilità di associare pagamenti a interlocutori specifici. Per garantire compatibilità e continuità, le vecchie invoice BOLT11 restano l’opzione predefinita, dato che l’adozione di BOLT12 è ancora in fase iniziale.
Vantaggi delle offerte riutilizzabili e privacy migliorata
L’introduzione delle offerte BOLT12 nel Phoenix Wallet apre nuove prospettive nel mondo dei pagamenti Lightning, soprattutto per quanto riguarda la semplicità e la protezione della privacy. Le offerte sono richieste di pagamento riutilizzabili e senza data di scadenza, che eliminano la necessità di generare un nuovo codice QR per ogni transazione. Questa caratteristica si rivela particolarmente utile in scenari come pagamenti ricorrenti, donazioni continue o servizi basati su abbonamenti, consentendo un flusso di pagamento più fluido e meno invasivo.
Dal punto di vista della privacy, BOLT12 impiega i blinded paths, una tecnologia che nasconde l’indirizzo del nodo ricevente durante la transazione. Ciò significa che né intermediari né osservatori esterni possono tracciare facilmente la destinazione finale del pagamento, rafforzando la confidenzialità e la sicurezza delle operazioni. Inoltre, la possibilità di creare indirizzi facilmente leggibili a livello umano senza necessità di infrastrutture esterne come server web, certificati TLS o sistemi DNS rende l’esperienza utente più accessibile e meno dipendente da servizi terzi.
La capacità di allegare messaggi personalizzati, limitati a 64 caratteri, ai pagamenti rappresenta un ulteriore vantaggio, facilitando la comunicazione contestuale tra mittente e destinatario senza compromettere la leggerezza e la velocità dell’operazione. Questi miglioramenti complessivi elevano l’usabilità di Phoenix Wallet, rendendolo una soluzione più efficace e orientata alle esigenze reali degli utenti Lightning.
Limitazioni tecniche e raccomandazioni per gli utenti
Nonostante i notevoli progressi introdotti da Phoenix Wallet con l’integrazione di BOLT12, permangono alcune limitazioni tecniche da considerare per un utilizzo ottimale. L’elaborazione dei pagamenti in background può risultare compromessa su dispositivi in cui Firebase Cloud Messaging (FCM) è disattivato o non disponibile, come nel caso di smartphone con sistema operativo GrapheneOS. Poiché FCM è fondamentale per ricevere notifiche push e messaggi di pagamento, la sua assenza impedisce un tempestivo aggiornamento delle transazioni ricevute senza aprire manualmente l’app.
Inoltre, l’attivazione della rete Tor direttamente tramite Phoenix non garantisce la piena funzionalità delle notifiche in background per i pagamenti. Per ovviare a questo problema, il team consiglia di utilizzare Orbot, un’applicazione proxy che permette ad altre app di sfruttare Tor senza bloccare la ricezione dei messaggi. Questa soluzione rappresenta un compromesso essenziale per chi desidera mantenere il massimo livello di privacy senza rinunciare alla comodità delle notifiche automatiche.
È importante sottolineare che, data la relativa novità e la bassa diffusione di BOLT12, Phoenix Wallet mantiene come predefinita la generazione di invoice tradizionali secondo lo standard BOLT11. Questo approccio consente una compatibilità estesa con altri wallet e servizi Lightning, garantendo al contempo una transizione graduale verso il nuovo standard.
Gli utenti sono quindi invitati a valutare attentamente il proprio ambiente operativo e le configurazioni di sistema quando utilizzano BOLT12 su Phoenix, per evitare inconvenienti legati alla mancata ricezione automatica dei pagamenti. In attesa di un’adozione più ampia e di miglioramenti futuri, questa consapevolezza tecnica è fondamentale per preservare l’efficienza e l’affidabilità del wallet.
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