Per una tecnologia al servizio della cultura: la rivoluzionaria traduzione del Talmud
L’Intelligenza Artificiale sta facendo passi da gigante ed il progetto di Traduzione del Talmud Babilonese, presentato al Museo Leonardo Da Vinci a Milano, ne è un chiaro esempio.
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Il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti afferma: “ Sulla ricerca deve ripartire il Rinascimento dell’Italia e dell’Europa. Se senza passato non esiste né presente né futuro, allora abbiamo il dovere civile di far rivivere il passato in un presente ed in un futuro che ci sono dati solo come civiltà, come incontro dialettico tra culture. E la politica deve sostenere questi progetti facendo da garante per lo sviluppo ed il benessere del Paese”.
Progetto di Ricerca Talmud
Si tratta di un progetto di ricerca e innovazione che tocca le radici della cultura occidentale. Ma è anche uno dei progetti italiani di traduzione mai intrapresi. Partito nel 2011 e terminato dopo quattro anni e mezzo di lavoro grazie al sostegno di un protocollo d’intesa fra Presidenza del Consiglio , MIUR, CNR, UCEI e CRI, il progetto ha raggiunto l’obiettivo realizzando una traduzione digitalizzata in lingua italiana del testo ebraico Talmud unendo competenze tecnico-informatiche e storico-letterarie. Grazie a strumenti avanzati di linguistica computazionale ed un’applicazione, chiamata Traduco, creata ad hoc, è oggi possibile usufruire di una traduzione commentata con testo originale a fronte in 30 volumi da circa 500 pagine ciascuno.
Il Talmud
Perché è così importante avere una traduzione italiana del Talmud? E soprattutto, perché non andavano bene le traduzioni già esistenti? Il Talmud è uno dei testi fondamentali della cultura ebraica non solo in campo religioso, ma tocca ogni aspetto della conoscenza umana: dalla giurisprudenza alla scienza, dalla filosofia alla vita di tutti i giorni. In effetti è un testo molto complesso e molto tipicamente ebraico nel contenuto e nella metodologia di pensiero , ma di indubbia portata universale nel messaggio che trasmette: anche dallo studio di argomenti apparentemente inutili si riceve una ricompensa, perché lo studio è esercizio di pensiero e dunque il Talmud, apparentemente disordinato nel contenuto, insegna a pensare. Per rispondere alla seconda domanda, invece, è necessario un breve richiamo alla storia del testo, o, meglio, alla storia delle sue traduzioni in italiano. Il testo tradotto ha visto le stampe per la prima volta a Venezia nel 1523 grazie a Daniel Bomberg, ma nel 1553 Giulio III lo bruciò pubblicamente in un rogo a Campo de’Fiori . E’ poi stato messo all’Indice sotto Paolo IV e nel 1601 fu vittima di un altro rogo . Da allora in poi gli ebrei italiani non hanno potuto studiare uno dei testi più significativi per comprendere la loro cultura, le loro radici. Il progetto di Traduzione ha ridato alla comunità ebraica italiana un pezzo della sua storia.
Tecnologia a servizio della cultura
Traduco è il software rivoluzionario utilizzato per la traduzione digitalizzata del Talmud. E’ un sistema progettato includendo non solo i componenti per il trattamento del testo e della conoscenza sviluppati secondo i principi della linguistica computazionale, ma anche gli strumenti editorialmente più avanzati. Al cuore del sistema c’è il componente del suggerimento delle traduzioni: già da oggi è in grado di fornire al traduttore, in modo automatico, suggerimenti di possibili traduzioni prodotte sulla base del repertorio di traduzione già effettuate sia dal traduttore stesso che da altri traduttori.
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Svolta nella tecnologia e nell’apprendimento
Curare l’aspetto etico della tecnologia è di estrema importanza. E lo è ancora di più da quando si parla di Intelligenza Artificiale, cioè di macchine che imparano grazie a meccanismi di ‘deep learning’. La tecnologia ci sorprende, ma sempre più spesso ci inquieta : la soluzione è che l’uomo impari a gestirla. Risulta essenziale, dunque, che tutti abbiano la possibilità di studiare questi strumenti e che approfondimenti sull’Intelligenza Artificiale siano inseriti nei corsi di laurea(anche umanistici). Il progetto di traduzione del Talmud è l’esempio da seguire perché ci sia un’inclusione sempre maggiore tra varie discipline”è il messaggio di Cristina Messa, Rettore dell’Università Bicocca di Milano.
Letizia Dehò
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