Per combattere la dipendenza da Smartphone ecco un film che può insegnarci qualcosa
E’ possibile restare un’intera giornata senza Smartphone?
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Con il suo “corto”, la regista americana Charlene De Guzman descrive in un breve documentario come sarebbe la vita dei cellulare-dipendenti privati del loro smartphone anche per un solo giorno.
In “I forgot my Phone”, questo è il titolo del cortometraggio, viene descritta ironicamente la “tragedia” di chi scorda per 24 ore il suo cellulare e si ritrova solo ed escluso da tutte le relazioni sociali, sviluppando inconsciamente una forma di alienazione mentale che può essere anche molto pericolosa.
Il video messo in rete, ha ottenuto su Youtube oltre 4 milioni di visite: un video che fa pensare e riflettere su come la tecnologia ormai troppo spesso vada a sostituire la vita vera.
Lo Smartphone, come evidenziato da moltissimi studi di settore, è ormai entrato di diritto fra le nuove droghe del XXI secolo. Nonostante i costi, che non sono proprio bassi, è diventato per molti un must da possedere sebbene spesso non sia possibile permetterselo.
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Questo tipo di dipendenza è stata classificata come un disturbo psichiatrico paragonabile a chi fa uso di droghe o alcolici e che induce chi ne è affetto ad isolarsi dal mondo reale per chiudersi totalmente entro i confini di una realtà virtuale sterile.
Al pari della televisione e i computer, anche lo smartphone costituisce un oggetto tecnologico sempre più in uso che è diventato anche un mezzo verso il quale la dipendenza è in agguato.
Con la conseguente evoluzione della tecnologia della telefonia mobile, il telefonino oggi rappresenta un mezzo per accorciare la distanza nel modo di comunicare e nelle relazioni interpersonali.
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Ci si può ad esempio tutelare dai rischi dell’impatto emotivo faccia a faccia, andando a compensare così le proprie insicurezze, ma di buono c’è che è facile mantenersi vicini alle persone a cui si è legati.
Da un recente studio del 2013 condotto da Harris Interactive va a confermare quante siano le persone dipendenti dal proprio smartphone, soprattutto quando sarebbe preferibile lasciarlo da un altra parte.
Secondo i dati emersi, più di un terzo degli intervistati ammette di utilizzare il cellulare al cinema, il 12% dichiara di utilizzarlo ma soprattutto allarmante è il dato che, uno ogni dieci soggetti dello studio, ha confessato di usare lo smartphone anche durante i rapporti sessuali!
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Il 19% usa il telefonino persino in chiesa e sono moltissimi quelli che ne fanno uso durante la guida: il 55 %.
Dai risultati dell’indagine è risultato che il 12% degli intervistati, tra i 18 e i 35 anni, ha espressamente riferito che lo smartphone ha degli effetti negativi sulle proprie relazioni sociali.
Da un punto di vista quantitativo, si parla in genere di “telefonino-dipendenza” quando un individuo giornalmente stabilisce circa 300 contatti tra chiamate e messaggi di testo.
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Importanti sintomi che potrebbero far pensare ad una forte dipendenza da cellulare sono ad esempio la tendenza ad utilizzare il cellulare per tenere a bada certe paure o insicurezze a la comparsa di sintomi fisici come senso di stordimento,vertigini o dolori all’orecchio.
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