Pensioni, cambia tutto. E se si va prima ci sono delle penalità
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Novità in arrivo per le pensioni. Soprattutto per quanto riguarda i pagamenti. A gennaio le pensioni non sono state pagate il primo giorno utile ovvero lunedì 2 gennaio ma erano disponibili dal 3 gennaio. Da febbraio però cambia tutto. Le pensioni saranno disponibili nella prima giornata “bancabile” come prevede il decreto milleproroghe.
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Ecco il calendario del 2017 per poste per le quali anche il sabato è considerato bancabile e per le banche: 3 gennaio, 1 febbraio, 1 marzo, 1 aprile (3 per le banche), 2 maggio, 1 giugno, 1 luglio (3 per le banche), 1 agosto, 1 settembre, 2 ottobre, 2 novembre, 1 dicembre.
Novità in arrivo anche per chi va in pensione prima. Ecco come funziona l’Ape, il nuovo anticipo pensionistico che debutterà nei prossimi mesi. Come prima cosa i lavoratori interessati devono farsi calcolare dall’Inps sia la pensione maturata sia i requisiti. L’Istituto fatte le dovute verifiche certifica i diritto alla pensione anticipata e fissa l’importo dell’Ape.
Una volta fatto questo procedimento il lavoratore chiederà all’Inps attraverso l’uso dell’identità digitale Spid o attraverso Caf o Patronati sia l’Ape sia la pensione di anzianità che verrà erogata alla fine del periodo dell’anticipo.
Ma quali sono i requisiti? Il lavoratore deve avere almeno 63 anni di età e i requisiti per la pensione di vecchiaia (in linea generale 66 anni e 7 mesi) entro tre anni e 7 mesi. Da questo momento partirà la restituzione di quanto ottenuto con rate di ammortamento mensili per una durata di venti anni. L’anticipo potrà essere al massimo di 3 anni e 7 mesi, mentre la durata minima è fissata in sei mesi.
Ma ci sarà anche un costo da sostenere che sarà del 4,6%-4,7% per ogni anno anticipato rispetto all’età di vecchiaia in cambio potranno godere di uno sconto fiscale.
Chi può chiedere l’Ape? Introdotta in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018 possono richiederla tutti i lavoratori (iscritti alle varie gestioni, compresa la gestione separata Inps) che raggiungano l’età minima indicata e i requisti di vecchiaia.
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