Facebook, Google, Twitter contro la pedopornografia online
I colossi del web si schierano contro la pedopornografia online: Facebook, Google, Microsoft, Twitter e Yahoo stanno lavorando con la Internet Watch Foundation (Iwf), che si occupa di abusi su minori, per adottare una tecnologia in grado di identificare e bloccare la pedopornografia online.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
La tecnologia di Iwf etichetta tali immagini con codici che funzionano come un’impronta digitale; una volta implementata, consentirà di scovare le foto e impedirne la pubblicazione si siti e social.
Le impronte digitali assegnate dagli analisti della Iwf ad immagini non appropriate permetteranno alle cinque compagnie di rimuovere questi contenuti in modo tempestivo, di bloccarne la pubblicazione e la condivisione.
La nuova tecnologia «potrebbe cambiare e portare a un livello più alto la lotta contro la pedopornografia online», ha affermato il numero uno dellla Iwf, Susie Hargreaves. «Le immagini pedopornografiche possono essere identificate e rimosse più velocemente, e possiamo anche prevenire la pubblicazione sul web di immagini già note».
Resta però un problema la circolazione di queste immagini all’interno del cosiddetto Deep Web, quella parte della rete non raggiunta dai motori di ricerca e accessibile in forma anonima tramite degli appositi strumenti.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
In questo caso i contenuti sono fuori portata e non possono essere individuati e tracciati con lo strumento dell’IWF.
Lo stesso vale, sottolineano i responsabili, per i contenuti video che non possono essere tracciati sul web in maniera altrettanto efficace.
Il potenziale, però, è enorme: l’archivio di immagini in costante aumento può consentire l’individuazione e il blocco di milioni di immagini, un’operazione ora resa ancora più efficiente grazie alla partnership con i cinque colossi del settore.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.