Parole più usate per cercare lavoro sui profili Linkedin nel 2013

Fine dell’anno, tempo di bilanci: anche Linkedin non si è sottratto a questa simpatica consuetudine individuando per il quarto anno consecutivo le parole più utilizzate sui profili degli utenti di tutto il mondo.
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E c’è da fidarsi visto che sono quasi 260 milioni e sorprendentemente si ritrovano ad usare, o ad abusare, di alcune parole in particolare. Quest’anno la prima parola in classifica è stata “responsabile”, ma non intesa come il referente principale di un’azienda, ma come aggettivo che indica una persona “con la testa sulle spalle”.
L’attributo di responsabilità pare quindi sia quello che descrive maggiormente gli aspiranti candidati del sito più famoso al mondo per la ricerca di lavoro.
Oltre alla “responsabilità” altre parole definiscono i profili e si distinguono per zona geografica: in America trionfa chi è “paziente”, in Australia e Nuova Zelanda invece ci sono gli “appassionati”, mentre in Olanda si punta sul “sostenibile”, e solo in Gran Bretagna si sentono “entusiasti”.
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C’è comunque una lista di parole che ritroviamo tra le prime quattro e che accomunano tutti i Paesi in senso globale nello stesso ordine di successione e sono: “responsabile”, “strategico”, “efficace”.
Rispetto al 2012, escono dalla classifica parole come “multinazionale”; “specializzato”, “motivato” che probabilmente hanno seguito l’evolversi veloce di un nuovo stile comunicativo che vuole avvicinarsi a quello che un’azienda cerca. Ma visto che in un curriculum bisogna per forza di cose descriversi e riuscire a dare più informazioni possibili, chiare e sopratutto efficaci, il consiglio è meglio evitare di essere autoreferenziali.
E’ pur vero che nessuno meglio di noi può fornire informazioni su se stesso, ma prezioso è il detto “nessuno è profeta in patria”. Per tale motivo è bene rispolverare le care vecchie referenze da chiedere a chi vi ha avuto come dipendente; un espediente questo che agli occhi delle altre aziende risulterà assolutamente credibile.
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Cercate quindi, tramite anche le opzioni che offre Linkedin, di ottenere quante più referenze possibili dagli ex datori di lavoro e il vostro curriculum risulterà di sicuro più attraente. E siccome non vogliamo farci mancare nulla è bene anche puntare sulla comunicazione “visiva” corredando il curriculum on line di un bel video di presentazione.
Nel video ponete attenzione alla cura dell’aspetto, alla dizione, al sorriso “sociale”, alla postura rilassata e composta: bisogna puntare anche sul linguaggio del corpo e sull’uso appunto delle parole.
Un altro prezioso consiglio è quello di non usare aggettivi “scontati” per definirsi. E’ ovvio che un’azienda cerchi un candidato “affidabile”, è bene quindi far capire tra le righe la vostra affidabilità grazie alle esperienze che riportate, alle già citate referenze e quindi della vostra “reputazione lavorativa”.
Tutti gli aggettivi che userete poi, anche sostantivati, dovranno essere supportati dai contenuti del curriculum con un riscontro nelle esperienze e nelle conoscenze che avete acquisito. Per dare personalità al vostro curriculum ponetevi un obiettivo e dategli un target, allo stesso modo di un motore di ricerca: fatevi trovare dall’azienda e stimolate tutti i possibili contatti.
Dovete in definitiva ispirare fiducia nella società per cui andrete a lavorare.
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