Cause della morte di Papa Francesco: ipotesi ictus, salma esposta a San Pietro da mercoledì

la morte di papa francesco e le ipotesi sulle cause
È morto Papa Francesco. La notizia è stata ufficializzata dal cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo della Santa Romana Chiesa, che ha annunciato il decesso avvenuto alle 7:35. Sebbene il pontefice fosse sofferente da mesi, le cause precise della sua morte restano ancora al vaglio, con una delle ipotesi principali che indica un ictus o un’emorragia cerebrale come fattore determinante, collegato ma non direttamente attribuibile alle sue patologie respiratorie croniche. Fino a pochi giorni prima, Jorge Mario Bergoglio si era mostrato in pubblico, avendo salutato la folla in piazza San Pietro e incontrato figure di rilievo istituzionale come il vicepresidente statunitense Dj Vance.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
ISCRIVITI ORA USANDO IL CODICE – SWISSBLOCKCHAIN10 – PER AVERE LO SCONTO DEL 10% SUL BIGLIETTO DI INGRESSO! ==> CLICCA QUI!
La situazione clinica del pontefice era aggravata da ripetuti problemi polmonari che ne avevano richiesto un lungo ricovero presso l’ospedale Gemelli, conclusosi lo scorso 23 marzo dopo 37 giorni. Durante quel periodo, Francesco aveva affrontato bronchiti recidivanti e infezioni respiratorie complesse, compromettendo progressivamente le sue condizioni generali. Tuttavia, la causa primaria del decesso sembra più legata ad un evento acuto cerebrovascolare, evidenziando la complessità del quadro clinico del Santo Padre, che negli ultimi anni aveva manifestato diversi disturbi degenerativi, tra cui artrosi e problemi di mobilità.
Dopo la dichiarazione ufficiale della morte, il corpo del pontefice sarà trasferito nella Cappella di Santa Marta, luogo di residenza abituale, dove si svolgerà la constatazione di morte e la rituale cerimonia di stesura del velo sul volto del Papa e la rottura dell’anello del pescatore, segno del termine della sua funzione pontificia. Successivamente, la salma verrà traslata nella Basilica di San Pietro per consentire ai fedeli di porgere l’ultimo omaggio a partire da mercoledì 23 aprile, secondo le disposizioni previste dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis.
la veglia funebre e l’omaggio dei fedeli in san pietro
La notizia del decesso di Papa Francesco ha immediatamente mobilitato la Santa Sede e l’intero mondo cattolico. In accordo con il protocollo stabilito dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, la salma sarà trasferita dalla Cappella di Santa Marta alla Basilica di San Pietro, dove verrà allestita la camera ardente aperta al pubblico a partire da mercoledì 23 aprile.
Le celebrazioni di commiato inizieranno con la veglia funebre presieduta dal cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo, e dai principali porporati della Curia romana, alla presenza delle massime autorità ecclesiastiche e di rappresentanti di Stati esteri. I fedeli avranno così l’occasione di partecipare all’omaggio diretto presso la basilica, esprimendo la propria vicinanza e rendendo omaggio a una figura che ha segnato profondamente il pontificato contemporaneo.
Durante i giorni di esposizione della salma, sono attese celebrazioni liturgiche solenni, momenti di preghiera e riflessione sia da parte dei pellegrini che dalla comunità vaticana. L’atmosfera sarà quella di un profondo lutto spirituale, accompagnata dalla ritualità che da sempre contraddistingue le esequie papali, con la chiusura del ciclo ufficiale rappresentata dalla sepoltura o dalla traslazione nel luogo di riposo scelto dalla Santa Sede.
Le forme di partecipazione dei fedeli, sia in presenza sia attraverso le dirette multimediali, renderanno omaggio a un pontificato che ha avuto un impatto globale, mentre le autorità vaticane organizzeranno tutte le procedure necessarie per garantire ordine e sicurezza durante le giornate di lutto e commemorazione.
il pontificato di bergoglio: storia e riforme di papa francesco
Il pontificato di Papa Francesco ha rappresentato un punto di svolta nella storia recente della Chiesa cattolica, caratterizzato da un approccio pastorale innovativo e da una serie di riforme strutturali e dottrinali. Originario di Buenos Aires, Bergoglio è stato il primo pontefice gesuita e sudamericano, nonché il primo a scegliere il nome Francesco, sottolineando una chiara vocazione alla povertà e alla pace. Il suo pontificato ha posto l’accento sulla centralità dei poveri e sulla necessità di una Chiesa “ospedale da campo”, attenta alle marginalità esistenziali del mondo contemporaneo.
Iniziato nel 2013, il suo magistero si è distinto per la sobrietà e la vicinanza al popolo, rifiutando fasti e simboli tradizionali in favore di uno stile più semplice e accessibile. Bergoglio ha promosso apertamente tematiche sociali, dall’accoglienza dei migranti alla difesa dell’ambiente, con l’enciclica Laudato Si’ che ha segnato una svolta nell’impegno ecclesiastico verso la tutela del creato e la giustizia climatica, ponendo la Chiesa in dialogo con le sfide globali.
Sul fronte delle riforme interne, Papa Francesco ha avviato un processo di revisione della Curia romana, mirato a snellire e rendere più trasparente la governance vaticana, affrontando anche scandali e problematiche come gli abusi sessuali. Nel 2014 ha istituito una commissione dedicata alla lotta agli abusi e nel 2019 ha abolito il segreto pontificio sui crimini legati alla pedofilia, segnali di una volontà esplicita di restituire credibilità e giustizia alla Chiesa. Tuttavia, alcune riforme hanno incontrato resistenze interne, in particolare la revisione dell’interpretazione dei sacramenti per divorziati risposati, tema centrale del dibattito ecclesiale sotto il suo pontificato.
Bergoglio ha inoltre mantenuto un rapporto cordiale e rispettoso con il Papa emerito Benedetto XVI, celebrando insieme eventi storici come la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II e manifestando una visione ecumenica e dialogante, anche con esponenti di altre religioni e del mondo laico. Il suo stile comunicativo, diretto ma sempre improntato alla misericordia, ha lasciato un’impronta indelebile nella Chiesa, portando ad una maggiore attenzione al mondo contemporaneo senza rinunciare ai principi fondamentali della dottrina cattolica.
Il pontificato di Papa Francesco ha rappresentato una sfida continua tra tradizione e rinnovamento, un percorso che ha segnato profondamente l’identità e il ruolo della Chiesa nell’era moderna, facendo emergere un nuovo modo di intendere la missione pastorale e l’impegno sociale della Santa Sede.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.