Pagare i contributi Inps, adesso è possibile farlo anche dallo smartphone
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L’Inps sta al passo con i tempi. Di recente infatti, l’Istituto di Previdenza ha adeguato i propri servizi all’era digitale. Lo dimostra l’aggiornamento dell’applicazione Inps Servizi Mobile con il nuovo servizio “Pagamenti Riscatti Ricongiunzione e Rendite”, che consente il pagamento dei contributi attraverso il proprio dispositivo cellulare, tramite la carta di credito.
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Per accedere al servizio tramite cellulari smartphone sono necessari codice fiscale e Pin. Una volta eseguito l’accesso, è possibile effettuare sia il pagamento rata per rata, sia a saldo, restituendo in un’unica soluzione l’importo dovuto.
Tale applicazione sta riscuotendo un successo non trascurabile: sono stati infatti più di 95 mila i download effettuati dall’App Store a partire dal suo lancio. Le installazioni attive su cellulari Android sono state inoltre più di 21 mila. Inps Servizi Mobile è inoltre scaricabile da iTunes e Google Play.
L’applicazione offre inoltre la possibilità di visualizzare il proprio estratto conto contributivo, oltre a servizi di prenotazione, voto ed il rilascio di report per gli utenti ex-Indap. Per i lavoratori domestici è inoltre possibile consultare i propri pagamenti contributivi. Tra le funzionalità extra, figurano infine la ricerca di uffici postali, tabaccai, sportelli bancari più vicini al luogo in cui si trova l’utente.
È la dimostrazione che ormai la tecnologia sta assumendo il delicato ruolo di “intermediatore” tra cittadini e istituzioni, contribuendo ad avvicinare questi due “mondi” molto di più di quanto hanno potuto fare sportelli e uffici di relazioni con il pubblico.
Forse perché la tecnologia è ormai entrata a far parte del nostro vivere quotidiano e possiede un’immediatezza tale che rende molto semplice interfacciarsi con un’applicazione. Certo, nei servizi bancari è ancora molta la diffidenze verso queste modalità di gestione, suscitata soprattutto dal timore che i nostri dati personali possano essere hackerati e quindi utilizzati senza il nostro consenso.
È quindi compito di chi promuove queste app fare in mondo che i siano sempre più sicure, in quanto esse costituiscono un valido alleato per semplificare molte di quelle operazioni che fino a poco tempo fa avrebbero richieste lunghe code ad uno sportello.
Probabilmente un fine secondario dell’Inps è anche quello di monitorare la situazione contributiva degli utenti e incentivarli a non accettare né proporre lavori in nero, ancora diffusi soprattutto nell’ambito dei lavori occasionali.
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