Open hardware: il summit a Roma
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Sempre più spesso sentiamo parlare di open source, cioè un software aperto in cui gli autori favoriscono la possibilità di effettuare modifiche da parte di programmatori terzi.
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Da quest’idea è nato il concetto di hardware aperto: la possibilità di condividere progetti fisici per realizzare oggetti dalle più varie forme. Ancora una volta, la spinta arriva dalla sfera hobbystica (pensate al progetto Arduino con cui milioni di persone in tutto il mondo si sono cimentate) come modello di produzione sostenibile e sopratutto, low cost.
A capo della comunità open hardware c’è la Open Source Hardware Association che, dopo diversi summit annuali negli Usa, ha portato l’incontro a Roma approfittando dell’Innovation Week che è attualmente in corso e vedrà termine il 5 ottobre.
Complice l’iniziale diffusione delle stampati 3D, il progetto sta prendendo sempre più piede e sono diverse le industrie che guardano con interesse questo mondo. Queste, infine, le parole di Simone Cicero, co-presidente dell’Open Hardware Summit 2014: “L’open hardware si sta espandendo. In questa fase si assiste al passaggio da progetti ludici come piccole schede elettroniche, a prodotti più seri come auto e mobili”.
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