Il nuovo iphone 6 low cost potrebbe avere una versione consumer fatta di plastica: svolta epocale per Apple?
L’Apple produrrà un iPhone a basso costo?
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La domanda, che sembrava poter paventare una delle tante possibilità dello sviluppo del mercato tecnologico nel 2013, è diventata di fatto un vero e proprio tormentone nel corso degli ultimi due mesi.
Una fitta altalena di rumors e smentite si è susseguita, con indiscrezioni provenienti prevalentemente dall’Oriente che parlavano di un ormai imminente lancio di un iPhone low cost, e le smentite di rito della casa di Cupertino, che ha affermato spesso come Apple non possa prescindere, nella realizzazione dei propri device, dalla qualità dei componenti che ne hanno fatto il marchio di fabbrica distintivo dell’azienda.
Anzi, si era parlato di un iPhone di nuova generazione pronto al lancio entro la fine dell’anno in corso, nonostante il successo ancora fresco del melafonino numero cinque.
Un progetto però, questo, che sembra essere stato rinviato al 2014, e non per il lancio di un iPhone 5s, come avvenuto in occasione del modello quattro, ma perché i tempi dell’iPhone a basso costo sembrano ormai davvero maturi.
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Questo perché la concorrenza, Samsung in testa, è sempre più agguerrita, e soprattutto si sta gettando su fasce di mercato medio – basse, nel comparto degli smartphone, fino a questo momento sempre ignorate da Apple, ma che con l’irruzione sul mercato dei paesi in via di sviluppo, promette di rappresentare una fetta sempre più grande della torta. Impossibile che Apple lasci centinaia di milioni di utenti dalla Cina e dall’India a disposizione dei suoi principali competitor, e dunque ecco che l’idea dell’iPhone low cost starebbe finalmente prendendo forma in maniera concreta, tanto da far ipotizzare un suo esordio sul mercato entro la fine del 2013.
Il prezzo di lancio dovrebbe assestarsi intorno ai trecento dollari, ma nello sviluppo dei vari modelli di questa nuova linea di iPhone, si potrebbe anche arrivare ad uno smartphone di casa Apple acquistabile per appena duecento dollari.
Una svolta impensabile ai tempi di Steve Jobs, ma da tempo si è capito che con l’avvento del nuovo CEO Tim Cook, Apple si sta aprendo sempre più verso il mercato cosiddetto di massa.
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La svolta per arrivare ad una riduzione così radicale del prezzo sarebbe individuabile nella sostituzione dei materiali: la plastica prenderebbe il posto di vetro e alluminio, che hanno fatto la fortuna dell’ultimo iPhone 5 e ne hanno contraddistinto consistenza e design.
Plastica e policarbonato, per un oggetto che promette forse di non diventare un’icona di stile come i precedenti sfornati da Apple, ma che potrebbe dire la sua in un mercato come detto in enorme espansione, quello degli smartphone a basso costo da piazzare nei paesi in via di sviluppo, che solo nel prossimo anno promette di muovere un giro d’affari stimabile intorno ai centotrentacinque miliardi di dollari.
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