Il nuovo aggiornamento stabile di Chrome arriva alla versione 31 con PNaCL alla conquista di tutte le piattaforme
E’ stata appena rilasciata Portable Native Client (PNaCL), la versione stabile di Chrome 31, conosciuta anche come pinnacle, forte di una nuova tecnologia che consente di eseguire il codice scritto in C/C++all’interno del browser, senza fare ricorso a Javascript, e indipendentemente dal PC o dal device utilizzato dall’utente. Infatti, la programmazione funzionerà su tutte le piattaforme.
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PNaCL arriva dopo NaCL, versione lanciata da Google nel 2011. Il concept delle due versioni è lo stesso, e riguarda la possibilità dell’esecuzione di un binario all’interno di una sandbox, avvalendosi delle potenzialità dei processori moderni, senza però dover diversificare le versioni in base alle piattaforme (ad esempio, 32 o 64 bit).
In sostanza, PNaCL rende possibile l’inserimento del codice in un binario “semi-compilato” in una versione intermedia, che subisce un’ulteriore compilazione per farla divenire compatibile con l’hardware della macchina dell’utente. Ciò dovrebbe incidere in positivo sull’esecuzione di tutte quelle funzioni delle quali, finora, un browser non è riuscito a supportare in quanto troppo complesse, come ad esempio tutte quelle azioni che si avvalgono di una grafica molto elaborata.
In più, è possibile tradurre lo stesso codice in Javascript, al fine di poterlo esportare su altri browser: in parole povere, Google sta tentando di rendere unico il percorso di sviluppo di una web-app, assicurando l’assoluta compatibilità con i browser rivali, dando la possibilità di usufruire delle librerie necessarie attraverso la modalità open source, nella speranza che gli sviluppatori trovino interessante la trovata.
Un’idea, questa, che ha dei precedenti, in quanto sembra davvero molto simile a ciò che la Microsoft fa da tempo con Active X, che però non è mai riuscita a spiccare il volo. Chi sembra avere alcune riserve sull’operazione è Modzilla, alla quale l’idea sembra essere tutto, fuorché un ulteriore passo alla conquista del cosiddetto open web: infatti, per Modzilla, questa tecnologia causa l’introduzione di caratteristiche fuori dall’ordinario che, però, non si sposano bene con la concezione di un Internet davvero al massimo delle sue funzionalità e interoperabile.
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Comunque, per adesso, PNaCL funziona con Chrome 31 e versioni successive, e su tutte le piattaforme desktop. Intanto, Mountain View ha allestito un sito web all’interno del quale è possibile visionare degli esempi per poter rendersi conto di come funziona.
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