I nuovi e grossi problemi di Apple che (al momento) non può registrare il nome iPad mini!
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Una clamorosa notizia rimbalza dai corridoi dell’ufficio marchi e brevetti negli Stati Uniti e si diffonde rapidamente nell’etere del web: alla Apple sarebbe stata infatti negata la possibilità di registrare come marchio proprietario il suo iPad-mini, il dispositivo mobile da 8 pollici che per le dimensioni si colloca esattamente a metà strada tra uno smartphone e un tablet (c’è chi ha coniato il neologismo “phablet” per indicare un dispositivo simile).
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Tempo fa, la società di Cupertino aveva presentato ufficialmente la richiesta di depositare il marchio presso la sede dell’ufficio brevetti americano, vedendosi però respinta la domanda per la seguente motivazione: l’iPad-mini è una denominazione che descrive soltanto una delle funzionalità offerte dal phablet realizzato dalla Apple e pertanto non può essere considerato come nome identificativo del prodotto.
Ora la Apple può presentare ricorso nel tentativo di dimostrare il contrario, cioè che iPad-mini è il nome più appropriato, altrimenti non solo sarà costretta ad aguzzare l’ingegno per cercare un nome alternativo altrettanto attraente e accattivante, ma non potrà nemmeno rivendicare nei confronti della concorrenza tutti i diritti esclusivi legati al phablet.
Non rimane altro che aspettare la sentenza del ricorso, che verrà emessa nelle prossime settimane, ma non si può negare che in ogni caso per la Apple questa vicenda rappresenta l’ennesima doccia gelata ricevuta dall’ufficio brevetti: già in passato, infatti, la casa di Cupertino si è vista respingere brevetti e marchi depositati da lei per cavilli tecnici e burocratici e tuttora è in corso una disputa legale con la Samsung per rivendicare la paternità su alcune tecnologie innovative.
Di certo, la Apple non si aspettava uno stop simile su un device come l’iPad-mini, che dall’uscita sul mercato, avvenuta nella seconda metà del 2012, a oggi ha riscosso molto successo tra la clientela, registrando un numero di vendite decisamente al di sopra delle aspettative.
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Ciò è dovuto alla maggiore leggerezza e maneggevolezza rispetto al classico iPad, dal quale ha comunque ripreso lo schermo retina che offre un’altissima risoluzione dell’immagine. Senza dimenticare, tra l’altro, che l’iPad-mini è pienamente compatibile con praticamente tutti i programmi che si trovano all’interno dell’AppStore, offrendo così un’esperienza d’uso simile in tutto e per tutto a quella dell’iPad normale.
Sono queste, in sintesi, le ragioni per cui il pubblico ha accolto con estrema positività l’arrivo dell’iPad-mini negli scaffali dei negozi (in particolare degli Apple Store dislocati in giro per il mondo), ma tutto ciò non è comunque bastato per convincere gli uomini dell’ufficio brevetti statunitense.
Ora la Apple è chiamata a una nuova sfida: perfezionare nel giro di pochissimo tempo tutte le minuzie per le quali si è vista respingere la richiesta di registrazione. Gli uomini di Cupertino riusciranno a cavarsela anche stavolta?
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