Nuove tasse su Smartphone e tablet, stop ai rincari SIAE per l’equo compenso
![knowledge center the blockchain economy auto service world](https://assodigitale.it/wp-content/uploads/2019/08/knowledge-center-the-blockchain-economy-auto-service-world.jpg)
Normal
0
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
14
false
false
false
IT
X-NONE
X-NONE
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin-top:0cm;
mso-para-margin-right:0cm;
mso-para-margin-bottom:10.0pt;
mso-para-margin-left:0cm;
line-height:115%;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:11.0pt;
font-family:”Calibri”,”sans-serif”;
mso-ascii-font-family:Calibri;
mso-ascii-theme-font:minor-latin;
mso-hansi-font-family:Calibri;
mso-hansi-theme-font:minor-latin;
mso-fareast-language:EN-US;}
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Negli ultimi tempi stanno avendo molto successo sul mercato della telefonia mobile le offerte di Tre, Tim, Vodafone e Wind, che includono uno smartphone o un tablet top di gamma nel piano tariffario. Il pericolo, però, è che nel 2014 i prezzi di questi dispositivi elettronici possano crescere. Il motivo è l’aumento dell’equo compenso proposto dalla SIAE su quei device che possono essere utilizzati per effettuare copie digitali di contenuti protetti dal diritto d’autore.
Chi vuole acquistare uno smartphone incluso nella tariffa oppure un tablet, infatti, con l’aumento dell’equo compenso SIAE sarebbe andato incontro a un sovrapprezzo di 4/5 euro. Le associazioni dei consumatori si erano fin da subito unite in una protesta contro la società degli autori ed editori che avrebbe ricavato il 50% di questo rincaro. Il ministro dei Beni Culturali Massimo Bray, allora, ha deciso di bloccare il provvedimento per approfondire la questione con uno studio specifico sui consumatori.
Ma in cosa consisterà questo studio? “Si misurerà, con metodo scientifico, per quanto possibile, se e quali dispositivi e supporti i consumatori italiani sono soliti utilizzare per effettuare copie private di opere dell’ingegno – ha dichiarato agli organi di stampa l’avvocato IT Guido Sforza – Sulla base di quanto emergerà si deciderà se e come correggere le tariffe attualmente in vigore. È il trionfo non solo del buon senso ma anche della legalità perché si farà esattamente ciò che la disciplina europea stabilisce si faccia”.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
L’obiettivo, dunque, è quello di stabilire se l’adeguamento delle tariffe suggerito dalla SIAE sia corretto e coerente con gli usi e consumi degli italiani. Un compito difficile da realizzare, ma utile anche ad effettuare un sondaggio di tipo sociale su come stanno cambiando le abitudini dei consumatori con la grande diffusione dei dispositivi elettronici come smartphone e tablet.
Il problema, però, successivamente, sarà anche quello di capire come distribuire gli eventuali costi aggiuntivi addebitati dalla SIAE per l’equo compenso. Ad oggi, infatti, sono i consumatori finali a doversi addossare gli aumenti dei prezzi sui device di copia digitale, ma in molti chiedono che la tassa sia sostenuta anche dai produttori e distributori di cellulari e tablet.
Come andrà a finire la querelle? Bisognerà necessariamente aspettare i risultati della ricerca e sono in molti ad augurarsi che gli aumenti possano essere scongiurati. Nel concreto, infatti, le copie digitali effettivamente prodotte tramite procedimenti legali, quindi con compenso alla SIAE, sono sempre meno, mentre sempre più diffusi sono i software di riproduzione “pirata” e i programmi, ad esempio, di musica in streaming. Il pagamento dei diritti d’autore, quindi, appare più circoscritto rispetto al passato e questo è un fenomeno di cui il ministero dovrà per forza tener conto.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Se, tuttavia, gli aumenti dell’equo compenso dovessero effettivamente concretizzarsi sarà ancora più importante sfruttare le varie offerte delle compagnie telefoniche che propongono smartphone e tablet inclusi nei piani tariffari. Per conoscere i costi annessi a questi prodotti commerciali, occorre informarsi e magari utilizzare i comparatori di tariffe che permettono di consultare i documenti contrattuali.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.