Nuove forme di finanziamento: sempre più persone si affidano al crowdfunding

Sempre più spesso si sente parlare di crowdfunding, letteralmente “finanziamento da parte della folla”.
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L’idea è molto semplice: funziona come una sorta di bacheca imprenditoriale. Uno ha un’idea per realizzare la quale c’è bisogno di capitali. La illustra (la “posta”) su di un apposito sito Internet, e chiede il “finanziamento alla folla”. Se “la folla” si convince della bontà del progetto, la finanzia. Facile, no?
La differenza fra questa forma di finanziamento ed il tradizionale investimento nell’Impresa è che, in genere, nel crowdfunding il finanziatore non richiede, in cambio del suo denaro, un profitto economico. I
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l funding avviene semplicemente per sostenere un’idea che piace. In cambio si ottengono benefici (in inglese perks) connessi con l’idea, non con il profitto. In cambio della propria offerta si ricevono lettere di ringraziamento, fotografie, informazioni: ma non profitti.
L’idea è che la soddisfazione di aver partecipato alla realizzazione di un’impresa che ci sembra meritevole d’essere realizzata sia più o meno sufficiente a giustificare l’investimento di qualche euro. Ovviamente, il “finanziamento della folla” si basa quindi sui grandi numeri. Tanti che investono un paio di euro, o dieci o quindici, piuttosto che pochi che ne investano mille.
E’ evidente che, soprattutto in tempi di crisi, questa forma di finanziamento abbia attratto tanti. In particolare, nella comunità creativa. Sono molti i cineasti, i drammaturghi, i musicisti che cercano di finanziare i loro lavori in questo modo. Il vantaggio di farlo su Internet è che la platea dei finanziatori è potenzialmente planetaria. Lo svantaggio è lo stesso: i progetti a forte caratterizzazione locale sono meno finanziati di quelli in astratto “mondiali”.
Uno dei principali siti di crowdfunding si chiama Indiegogo e curiosando fra le offerte ne abbiamo trovata una che viene dall’Italia e che ha respiro internazionale. Si tratta di una serie televisiva che lo sceneggiatore Stefano Voltaggio sta scrivendo.
Leggendo il progetto sulla pagina di Indiegogo, scopriamo che Voltaggio chiede alla rete sostegno economico per scrivere dodici episodi di una serie televisiva sul petrolio, sulla finanza e sulla politica internazionale dal titolo italiano I Draghi.
In cambio di pochi dollari promette le sceneggiature della puntata pilota, e della prima puntata, ed altri benefici (perks) curiosi – per esempio uno può dare il proprio nome ad un personaggio, o suggerire un evento da inserire nella trama della serie, evento che poi lo stesso Voltaggio provvede a sviluppare.
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