La nuova importanza del Welfare negli studi professionali
Una nuova cultura di welfare inclusiva e flessibile si sta diffondendo a macchia d’olio nel mondo della libera professione. Gli ultimi anni hanno portato lavoratori autonomi e studi professionali ad ampliare e rinnovare la propria philosophy, puntando a migliorare la qualità della vita dei propri collaboratori.
Un ambiente sereno e un mindset adattabile permettono di costruire un rapporto di fiducia reciproca tra datori di lavoro professionisti e dipendenti, aumentando la produttività dell’organico e il profitto interno dello studio professionale.
Cosa si intende per welfare
Il welfare è un programma di benefici, agevolazioni e prestazioni non monetarie che favoriscono il benessere dei dipendenti. Implementando una politica di welfare, un datore di lavoro promuove il work-life balance dei professionisti con i quali collabora, ottenendo una serie di vantaggi interni, primo fra tutti l’aumento della produttività.
Un ambiente gratificante diventa produttivo. Un ambiente produttivo cresce. La filosofia del welfare si giustifica con questo sillogismo, e gli specialisti del settore continuano a cercare soluzioni d’avanguardia e complete per mettere al centro il dipendente come essere umano.
I fringe benefit, o benefici accessori, più diffusi rientrano in quattro macro categorie:
- Benessere e salute;
- Mobilità;
- Equilibrio tra vita privata e lavoro;
- Mensa.
I vantaggi tradizionali, come l’auto aziendale o i rimborsi per i trasporti, stanno lasciando spazio a formule di orario flessibile, convenzioni con strutture sanitarie, servizi di baby sitting: un cambiamento che prende coscienza delle nuove necessità familiari e risponde alle mutate esigenze dei lavoratori.
Come detto, è provato che garantire un certo pacchetto di benefit ai dipendenti aumenta la produttività. Ma gli studi professionali possono beneficiare delle iniziative di welfare anche tramite detrazioni e vantaggi fiscali, calcolati sulla base della tipologia di servizi proposti.
Tra i servizi più diffusi rientrano sicuramente i buoni mensa, utilissimi a studi professionali e lavoratori autonomi che possono beneficiare della detrazione fiscale buoni pasto.
Il welfare si fa Digital
I servizi welfare non sono sfuggiti all’incantesimo del digitale. Il settore continua a vivere, infatti, un processo di reindustrializzazione che sta cambiando l’approccio del lavoratore e dello studio professionale alla cessione dei benefit.
Datori di lavoro e fornitori si sono dovuti adattare ad un contesto che ha colto il meglio delle nuove tecnologie, realizzando servizi innovativi che combinano il focus virtuale alla necessità reale di equilibrio vita-lavoro.
Diventano sempre più popolari le agevolazioni su piattaforme private che forniscono servizi di car e bike sharing, i rimborsi sui ticket digitali per i mezzi pubblici e l’accesso a un network virtuale di professionisti che si sta già trasformando in community. È ormai uso comune fornire ai professionisti una card buoni pasto elettronica in cui si accumula una somma giornaliera, sostituendo gli obsoleti buoni pasto cartacei e alleggerendo così anche l’impatto ambientale del welfare.
Tra le novità più interessanti per la sfera welfare per i dipendenti di studio professionale, sicuramente merita menzione il “flexible benefit”: la possibilità per ogni lavoratore di selezionare i benefici più convenienti tra un ventaglio di scelte. Questa misura innovativa permette di comporre il proprio corredo welfare entro un budget definito, evitando gli sprechi e fornendo un servizio sartoriale ad ogni professionista.