Non litigare e fare amicizia con i vicini con Social Street l’app che abbatte il muro di solitudine su facebook
Trasformare i contatti virtuali in rapporti reali.
Con questa idea di base è nata la Social Street di Via Fondazza, a Bologna, la prima “strada sociale” d’Italia. L’intento, ambizioso e di indubbia valenza collettiva, è quello di abbattere il muro di solitudine che spesso si alimenta attraverso la rete: rapporti solo virtuali, chiacchiere in libertà senza conoscere i visi e le voci, una socialità asettica e priva di sentimenti. E stata questa dunque la molla che ha spinto Federico Bastiani, un giornalista freelance di 36 anni, a mettere in pratica l’idea della Social Street: creare delle opportunità in più per tutti, ed in special modo per i soggetti meno autonomi come i bambini. Infatti, Bastiani era stufo di veder giocare suo figlio sempre da solo, e voleva spingerlo ad uno scambio più diretto ed umano con i suoi coetanei.
Il primo passo è stato quello di creare un gruppo chiuso su Facebook, che raccogliesse i vicini di casa, o quanto meno i residenti nella sua strada, via Fondazza appunto. Se ci pensiamo, in effetti, è una idea di fin troppo semplice, persino banale: si tratta soltanto di stringere, attraverso il social network più frequentato del web, delle amicizie con persone che incontri tutti i giorni perché abitano accanto alla tua casa. Insomma, una versione 2.0 di quelli che un tempo si chiamavano rapporti di buon vicinato. In breve, il gruppo fondato da Bastiani su Facebook ha raccolto un centinaio di adesioni.
I primi post pubblicati sul gruppo hanno avuto un carattere di “servizio”: c’era chi era alla ricerca di un dentista, chi voleva un seggiolone usato, chi un parrucchiere. Da questi primi post si è poi giunti ad una conoscenza non più virtuale tra gli associati, anche perché, dai bisogni, si è passati alla condivisione delle passioni.
Non è stato dunque difficile che, all’interno del gruppo, si incontrassero tra loro appassionati di trekking o di cinema. A quel punto, le passioni comuni sono diventate un vero aggregatore per chi, pur conoscendosi sul web, a potuto frequentarsi di persona abitando a pochi metri di distanza. Intanto, l’idea della Social Street fa proseliti: nella sola Bologna i gruppi di vicinato organizzatisi attraverso l’idea della Social Street sono 18.
Al momento, il gruppo di via Fondazza ha raggiunto i 900 utenti, mentre “l’infezione” delle strade sociali prende piede anche nelle altre città. Nuovi gruppi sono infatti nati a Roma come a Napoli, a Palermo come a Milano. E c’è chi sostiene che, attraverso l’effetto social, persino il valore degli immobili di quella data via non può che aumentare. Mettendo da parte i costi degli appartamenti al metro quadro, però, c’è di sicuro che la Social Street farà aumentare il vostro giro di amici. E questa volta saranno amici veri, non virtuali.