No al bullismo. La Diocesi di Roma aumenta il suo impegno
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Aumentare l’informazione e la consapevolezza sul bullismo, un fenomeno dilagante tra molti ragazzi e che preoccupa tante famiglie, spesso impreparate a fronteggiare questo problema e a coglierne i segnali premonitori prima che sia troppo tardi. No al bullismo. E’ lo spirito di una campagna di sensibilizzazione che la Diocesi di Roma, in particolare la XX Prefettura e il Centro di iniziativa culturale-sociale, lancia in questi giorni.
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Primo passo, un incontro sul tema organizzato giovedì 26 ottobre alle 18 nella parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata al Tuscolano, a cui prenderanno parte il vescovo della XX Prefettura di Roma, monsignor Giuseppe Marciante, il consigliere regionale Massimiliano Valeriani e il Garante Infanzia e Adolescenza della Regione Lazio Jacopo Mazzetti, il Presidente Corecom Lazio Michele Petrucci, il dirigente della Polizia Postale Marco Cervellini e l’avvocato Andrea Catizone, studiosa della materia.
Il progetto è nato in seguito al verificarsi di alcuni casi di bullismo durante i campi estivi parrocchiali. Si è ritenuto utile iniziare con le tematiche di approfondimento dell’argomento, sia relativamente al bullismo “fisico” che a quello “virtuale”. L’iniziativa è indirizzata a famiglie, giovani ed educatori di tutte le parrocchie del quadrante sud-est di Roma con l’obiettivo di confrontarsi con le diverse esperienze e avviare la creazione di uno Sportello di ascolto sul territorio, coinvolgendo istituzioni, associazioni ed altre realtà interessate. “Il Centro di iniziativa culturale-sociale della XX Prefettura propone un itinerario di incontri mensili – ha spiegato monsignor Marciante – che intende contribuire a creare dibattiti e approfondimenti nelle parrocchie interessate per far crescere i giovani e permettere agli educatori di essere pronti e solleciti agli interrogativi che emergono dalla umanità di oggi. Si inizia con il bullismo poiché si sono registrati fenomeni di prevaricazione nel nostro territorio: partendo dalla comprensione del problema le nostre comunità devono attrezzarsi con strumenti educativi capaci di prevenire e contrastare eventuali segnali di allarme”.
“Per bullismo – ha dichiarato Massimiliano Valeriani, primo firmatario della legge della Regione Lazio sulla prevenzione e sul contrasto al fenomeno del bullismo – si intendono tutte quelle azioni di sistematica prevaricazione, vessazione e sopruso, sia di natura fisica che psicologica, messe in atto da parte di un singolo o di un gruppo nei confronti di un altro che viene percepito come più debole e incapace di difendersi. Il Lazio è la prima regione in Italia ad essersi dotata di una legge contro il bullismo”.
Proprio a partire da questa legge, la parrocchia di San Gabriele, guidata dal parroco don Antonio Lauri, punta a proporre a tutta la XX Prefettura un servizio permanente e operativo, come lo Sportello di ascolto, che sia di supporto alle famiglie e a tutti i soggetti interessati.
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