Nissan ed Enel, verso un mondo di mobilità elettrica
Più auto elettriche, aerei e treni più green, oltre che una piattaforma condivisa, chiamata Mobilise YourCity – per la quale sono stati stanziati 5 miliardi e mezzo di euro – che punta a fornire supporto finanziario e logistico a oltre 100 città in rapida espansione, di 20 Paesi diversi, per sviluppare ed implementare piani di mobilità urbana sostenibile.
Questo l’obiettivo dichiarato da 65 Paesi a Parigi nel corso di Cop21 sul fronte del miglioramento dell’efficienza energetica dei veicoli, nell’ambito della «Global fuel economy initiative»: arrivare entro il 2050 a una riduzione del 50-75% delle emissioni dovute al trasporto urbano..
Alcune aziende del settore dei trasporti, insieme a governi nazionali, hanno adottato la «Paris Declaration on Electro-Mobility and Climate Change and Call to Action», che obbliga a impegnarsi affinché entro il 2030 almeno il 20% dei veicoli stradali sia alimentato a energia elettrica.
L’appello collettivo in favore della mobilità elettrica è sostenuto da aziende già all’avanguardia nel settore come il Gruppo Nissan-Renault, che include impegni da parte di città, regioni e aziende per avanzare sul fronte di un’elettrificazione sostenibile dei trasporti.
Un processo verso la completa mobilità elettrica in cui, ha sottolineato nei giorni scorsi il ministro dell’Ambiente francese Segolène Royal, occorre compiere anche una riflessione sulla provenienza dell’energia usata nelle auto, «perché se bruciamo combustibili fossili per produrre l’elettricità che diamo alle automobili, il problema rimane».
Un ulteriore passo avanti sembra quello annunciato da Nissan, l’azienda automobilistica che ha progettato e commercializzato Leaf, l’auto 100% elettrica più venduta al mondo, avviando una collaborazione pioneristica con Enel, seconda utility europea per capacità installata, che promette di rivoluzionare il modo in cui clienti e aziende gestiscono il loro utilizzo di energia.
Le due aziende hanno unito le forze per sviluppare l’innovativo sistema denominato “Vehicle-to-Grid” che consente ai proprietari di vetture che consumano elettricità di utilizzare le loro auto come vere e proprie “centrali mobili” con cui accumulare e rimettere in rete l’energia non utilizzata.
In pratica il sistema consente ai proprietari di Nissan Leaf di ricaricare la batteria nelle fasce orarie in cui le tariffe e la domanda di energia sono più basse, per poi usare l’elettricità accumulata o rivenderla alla rete durante le fasce orarie a tariffa più elevata.
Per fare un esempio, in Francia, dove circolano 38 milioni di veicoli e la capacità di generazione di energia elettrica è di 130 GW, pensando a un futuro in cui tutti i mezzi fossero elettrici o ibridi, l’integrazione nella rete dei veicoli potrebbe generare una centrale elettrica virtuale di 380 GW, tre volte cioè la capacità attuale di generazione di energia di tutto il Paese.
Le sperimentazioni sono già iniziate per verificare l’integrazione energetica tra la rete e i veicoli elettrici e dimostrare la loro capacità di contribuire attivamente al mercato della mobilità elettrica e generare guadagni per i proprietari.
L’accordo con il Gruppo Enel porterà le prime auto “grid-integrated” in Danimarca e Germania, per poi estendersi a Olanda e ad altri Paesi nordeuropei il cui assetto regolamentare è più favorevole e le infrastrutture che consentono la ricarica elettrica delle vetture più sviluppata.
Secondo Ernesto Ciorra, direttore Funzione Innovazione e Sostenibilità del Gruppo, «Enel guida il settore energetico nello sviluppo e lancio dell’infrastruttura di ricarica V2G sul mercato globale.
Questo è un momento straordinario per la mobilità elettrica, e il sistema V2G è un’innovazione che contribuendo a non peggiorare le condizioni climatiche, può migliorare la nostra vita e rendere il mondo un luogo migliore».