Nicolaus Sombart, Ernst Jünger: un dandy nelle tempeste d’acciaio
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- di Letizia Dehò – Ernst Jünger: un dandy nelle tempeste d’acciaio
- a cura di Luca Siniscalco, Bietti, Milano 2020
- «Coscienza stilistica della Germania»: così Nicolaus Sombart, figlio del più celebre Werner, definì uno Jünger ormai centenario, già entrato a pieno titolo nel pantheon della grande letteratura novecentesca. Lo fece in un fulmineo e chirurgico ritratto, uscito su «Der Tagesspiegel» il 29 marzo 1995 e qui tradotto per la prima volta in italiano. Lo scrittore vide nel Contemplatore Solitario uno dei prediletti figli del (suo) secolo, di cui seppe indossare tutte le maschere e percorrere ogni svolta epocale. Aggiungendovi un dettaglio, mai messo a fuoco dalla critica: l’idea di un dandismo inteso come distinzione interiore, resa stilistica di sé, sovrana indipendenza dal potere e dalla Storia.
Anarca, ribelle, soldato e dandy, a proprio agio nelle tempeste d’acciaio della Prima guerra mondiale e in quei territori dove il tempo naufraga: ecco lo Jünger dipinto da Sombart, impegnato in un’ininterrotta battaglia combattuta su un fronte anzitutto interiore.
Per info:http://www.bietti.it/negozio/ernst-junger-un-dandy-nelle-tempeste-dacciaio/?fbclid=IwAR2Gbq5PxkoIAo1WXR4j8b-soXoNtcXK9jBzYNjhTb6NLlTdvxm_EZcIJJM
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Nel 1980 Ernst Jünger conseguì il prestigioso Premio Goethe inserendo a buon diritto il proprio nome fra quelli di Bertolt Brecht e Thomas Mann come uno dei più importanti scrittori e pensatori tedeschi del Novecento, con le sue analisi della modernità, e allo stesso tempo con i suoi precisi spunti critici. Non a caso Ernst Jünger è considerato uno degli intellettuali più discussi del XX secolo.
Fu aspramente criticato per le più varie ragioni: «dandismo», «aridità», «etica della guerra», «estetica brutale sottesa alla perfezione stilistica». Tuttavia ebbe attestazioni di stima numerose e decisamente bipartisan; era in contatto con non poche personalità della sinistra, come il romanziere italiano Alberto Moravia e il Presidente della Repubblica francese François Mitterrand.
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