Tecnologia digitale nel calcio ecco Hawk Eye e GoalRef: la rivoluzione della FIFA
Quella che si disputerà domani allo stadio di Yokohama tra i giapponesi del Sanfrecce ed i neozelandesi dell’Auckland City è una partita destinata a passare alla storia.
Non saranno sicuramente le giocate spettacolari o i protagonisti delle due squadre a renderla tale bensì il fatto che per la prima volta, dopo 108 anni, il mondo del calcio aprirà le porte alla tecnologia.
L’IFAB, l’Organo Legislatore nel mondo del pallone, infatti si è sempre mostrato più chiuso di un portiere nel consentire ai Direttori di gara un supporto tecnologico a quelli che sono gli evidenti limiti dell’occhio umano ma, visto il crescente numero di episodi dubbi, la velocità aumentata del gioco e soprattutto l’evoluzione dei media che consentiva a tutti (tranne che all’arbitro) di appurare in tempo quasi reale cosa fosse successo, alla fine ha dovuto cedere il passo nei confronti della tecnologia in campo.
Saranno due le novità <<tecnologiche>> che la FIFA porterà in occasione della Coppa del Mondo per Club in programma in Giappone dal sei al sedici dicembre.
La prima si chiama Hawk Eye (occhio di falco) e consiste nell’installazione di sette/otto telecamere per porta, tutte ad alta definizione, che possono ricostruire la traiettoria del pallone e quindi definire se la sfera abbia o meno varcato la linea di porta.
L’occhio di falco viene utilizzato da diverso tempo nel tennis, in questo sport però ha una precisione assoluta in quanto non esiste nessun ostacolo che <<sporchi>> la traiettoria della palla o ne ostacoli l’inquadratura da parte della telecamera, nel calcio i pali delle porte o un qualsiasi giocatore rendono lo strumento meno preciso.
L’altra novità tecnologia è il sistema GoalRef. All’interno dei palloni viene installato un chip che interrompe un campo magnetico generato dalle attrezzature inserite subito dietro i pali. La maggiore difficoltà nel realizzare tale opera è evidentemente dettata dal fatto che il chip dev’essere installato dentro la sfera mentre la regola dice che il goal per essere valido deve avvenire con la palla che attraversa la linea nella sua totalità.
Entrambi i sistemi inviano nell’orologio dell’arbitro un messaggio (Goal) e producono una piccola vibrazione.
Il Direttore di gara ha comunque la facoltà di non convalidare la rete e di smentire quanto affermato dall’apparecchiatura, ipotesi che appare altamente inverosimile. Le tecnologie sono state realizzate nel corso di due anni di esperimenti che hanno visto degli studi <<sul campo>> ma anche il laboratorio per testare l’affidabilità delle strumentazioni in caso di condizioni meteorologiche avverse.
Intanto la vigilia del fischio d’inizio segue un fitto calendario di appuntamenti: prima un meeting tra i vertici della FIFA, poi una conferenza stampa dove il Segretario Generale Jérôme Valcke parlerà delle nuove tecnologie utilizzate ed infine l’incontro con i media di Thomas Pellkofer ed Ingmar Bretz rispettivamente Operation Manager e Sports Technology Programme Manager del GoalRef, la novità esclusiva per il calcio (come detto l’Hawk Eye è già utilizzato in altri sport).
Chissà se l’Hawk Eye ed il GoalRef si riveleranno utili sin da domani
il goal fantasma di Hurst nei Mondiali del 1966 è probabilmente il primo caso della storia del calcio in cui sarebbero serviti Hawk Eye e GoalRef