Nuovi guai per la funzione autocomplete del motore di ricerca google che presenta associazioni spesso diffamanti e lesive dell’altrui onorabilità.
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Google è infatti stata nuovamente condannata in Germania per il caso Bettina Wulff, moglie separata dell’ex presidente federale Christian Wulff, che nella ricerca del motore veniva associata a termini, come puttana o prostituta.
Questo a causa di una campagna denigratoria messa in atto sulla rete dall’opposizione politica.
Ora Google, in presenza di segnalazioni circostanziate, dovrà controllare e rivedere le segnalazione di autocomplete, una nuovo tassello contro la diffamazione gratuita in rete.