Snowden e la guerra delle cyber-spie: il Governo Usa ingaggia due italiani
Luigi Auriemma e Donato Ferrante. Sono due italiani i massimi esperti di informatica a cui il Governo Usa si affida per evitare che in futuro i dati dell’intelligence di Washington siano vulnerabili da hacker e cyber-spie.
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Luigi e Donato per questo sono stati definiti gli anti-Snowden.
I due hanno fondato la RevVuln, una società con sede a Malta, e già da anni sono all’avanguardia nel campo.
Auriemma ha 32 anni, ma in carriera ha scoperto già più di 2000 vulnerabilità, alcune delle quali in software di Microsoft e di Siemens. Per questo, è considerato uno dei massimi esperti a livello mondiale.
Ferrante, invece, ha 28 anni. Ha lavorato come ricercatore nella security della Rim, l’azienda che produce il Blackbarry, e anche lui è stato già capace di scoprire falle in prodotti commerciali e software open source.
“Un tempo – si legge in un articolo di Repubblica che racconta la loro storia – gli esperti come loro vendevano i propri servizi soprattutto alle stesse aziende produttrici di software: la Microsoft può pagarli fino a 150 mila dollari se individuano un bug in un suo programma e l’aiutano ad aggiustare il difetto. Ma oggi – sottolinea l’articolo – per loro conviene ancor di più vendere ai governi e ai loro servizi segreti, desiderosi di sfruttare queste scoperte per infiltrare le reti avversarie”. In pratica, gli ex pirati realizzano il sogno di diventare agenti segreti.