Come uscire dalla crisi: Microsoft inaugura a Milano il nuovo Laboratorio di Esperienza Digitale
La squadra è di prim’ordine: Microsoft, Politecnico di Milano, altre sei università italiane e il Cefriel collaboreranno per altrettanti Laboratori d’Esperienza Digitale sul territorio italiano.
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L’obiettivo è ambizioso. Ma, allo stesso tempo, indifferibile se si vuole uscire dalla crisi sfruttando le enormi potenzialità del digitale.
A Milano, il battesimo del nuovo Laboratorio di Esperienza Digitale è stato spiegato con l’intento di farne un nuovo luogo d’incontro e formazione gratuita per le pubbliche amministrazioni e i giovani, soprattutto.
Microsoft Italia, rappresentata da Carlo Purassanta, ha spiegato i motivi per cui è giusto puntare – in questo momento – sul Cloud Computing.
Nel 2017, si è calcolato che al mondo ci saranno quasi 2 miliardi di smartphone, i tablet saranno più dei classici pc e l’alfabetizzazione informatica sarà per forza di cose molto più radicata.
Il Laboratorio di Esperienza Digitale (Led) sarà ospitato presso il Cefriel e avrà, quindi, un doppio focus: il Cloud Computing e il Mobility.
L’operazione #digitalipercrescere (con cui Microsoft si pone l’obiettivo di promuovere la digitalizzazione dell’Italia raggiungendo 1 milione di piccole e medie imprese e 200000 giovani italiani) vuole dare avvio a un circolo virtuoso di occupazione e crescita che faccia leva sulle potenzialità delle nuove tecnologie.
In generale, si stima che saranno almeno 80.000 i nuovi posti di lavoro che potranno essere creati attraverso il Cloud Computing in Italia.
Per questo, l’iniziativa di Microsoft è sostenuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero dello Sviluppo Economico e vede la collaborazione di Unioncamere, Gruppo Poste Italiane, Unicredit e Intel.
#Digitalipercrescere intende ridurre il divario digitale attraverso un efficace mix di pubblico e privato.
Secondo una ricerca di Microsoft -Boston Consulting Group, le aziende italiane più tecnologiche sono cresciute in termini di fatturato e occupazione più di quelle a basso investimento tecnologico: un +13% di fatturato e un +10% di posti di lavoro separano le une dalle altre a partire dal 2010.
E sembra quasi inutile ribadire che proprio in tempi di crisi bisogna investire per farsi trovare pronti al momento della ripartenza…