Codice della strada: a breve patente a punti per minorenni
Novità per i sedicenni alla guida delle minicar o per i quattordicenni in sella ai ‘cinquantini’. Il testo unico della legge delega sulla riforma del Codice della strada approvato dalla Commissione Trasporti della Camera e che in autunno dovrebbe approdare in Aula, infatti, prevede la patente a punti anche per i minorenni.
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Questo significa che i conducenti di ciclomotori non superiori a 50 cc e quadricicli leggeri (meglio conosciuti come minicar) che dispongono della patente AM e quelli di moto e scooter fino a 150 cc., con la patente A1, non solo potranno subire il ritiro, la sospensione o la revoca della patente, ma anche, in caso di violazione delle regole, essere sanzionati con la decurtazione dei punti.
Una stretta che va verso un maggior rigore nei controlli e nella sicurezza, principio che impronta tutto il nuovo codice della strada in cui è previsto anche l’obbligo di rivedere i limiti di velocità delle strade extraurbane ”secondo criteri di ragionevolezza” e il riordino delle sanzioni.
A questo proposito si cerca anche di mettere un freno all’uso disinvolto che molti comuni fanno delle multe riscosse per ripianare i buchi di bilancio. É previsto infatti che i proventi delle sanzioni per violazioni al codice della strada siano destinati per almeno il 15% ad un Fondo ”da istituire nello stato di previsione del Ministero dell’interno, le cui risorse saranno finalizzate all’intensificazione dei controlli su strada”, e per almeno il 20% ad un ”Fondo, da istituire nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti, finalizzato a finanziare il Piano nazionale della sicurezza stradale e i relativi programmi attuativi”.
Inoltre, è introdotto ”l’obbligo di rendicontazione, da parte degli enti titolari di funzioni di polizia stradale e/o proprietari delle strade, dei proventi” delle multe ”e la disciplina dei criteri della rendicontazione ed eventuali meccanismi sanzionatori per gli enti inadempienti”. Buone notizie nel nuovo codice per i neopatentati.
Nel primo anno anno potranno guidare auto che eccedono gli attuali 55 kW/tonnellata se hanno a fianco ”una persona di età non superiore a 65 anni” e comunque l’obbligo di guidare una vettura a potenza limitata potrà avere ”una durata non superiore a sei mesi quando il conducente neopatentato, nel medesimo intervallo di tempo, non si sia reso responsabile di violazione da cui derivi decurtazione di punteggio”.