PopCorn Time, il sito streaming bloccato in Italia
Per quanto internet non rappresenti esattamente un’invenzione fresca come un uovo di giornata, il versante legislativo relativo alle attività che è possibile svolgere attraverso la Rete risulta ancora piuttosto convulso e può capitare di affezionarsi ad un sito per anni prima di vederlo sparire nel nulla sotto il peso di accuse infamanti.
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Ad arricchire la lista infinita di domini risucchiati da tribunali e procure, si è aggiunto in questi giorni il popolare sito Popcorn Time, versione “pirata” dell’emittente streaming Netflix, all’interno del quale risultava agevolmente possibile reperire film e serie tv senza l’onere di dover sottoscrivere un abbonamento mensile e senza il bisogno di richiedere un condono edilizio per installare parabole e affini.
Mediante una recentissima ordinanza, la Procura di Genova ha infatti disposto il sequestro del sito e la fine della diffusione del materiale proposto in download dall’emittente, con ulteriori strascichi legali e ulteriori code polemiche suscitate da coloro che ritengono l’opera censoria alla stregua di una lesione dei diritti individuali e della libertà di fruire di contenuti in modo gratuito.
Giusto per rendere, se possibile, ancor più confuso un quadro d’insieme nitido come una notte senza luna e senza luna e senza lampioni, i gestori di popcorn Time hanno prontamente voluto tranquillizzare la propria platea, sottolineando come il blocco imposto dalla procura risulti facilmente aggirabile attraverso l’adozione di alcuni basilari accorgimenti.
Popcorn Time è infatti un’applicazione di tipo stand-alone, tale cioè da consentire l’utilizzo dei servizi proposti anche se il sito risulta essere di fatto irraggiungibile: in sostanza, una volta scaricato ed installato il programma sul proprio pc, sarebbe possibile (sempre secondo i responsabili del sito) scaricare il software desiderato aggirando il dominio, in un modo simile a quanto avviene per i tradizionali canali P2P o il sistema dei torrent.
A confermare la tesi che vorrebbe Popcorn Time ancora lontano dall’estinzione, in barba alle procure, vi sarebbe inoltre la normativa vigente che prevede l’assenza di pene pecuniarie per i fruitori di servizi in streaming pirata (come accade per i grandi eventi sportivi) e che consentirebbe dunque agli appassionati di proseguire la ricerca di film e serie tv attraverso il programma scaricato,almeno fino al giorno in cui esisterà un sistema normativo univoco, in grado di stabilire gli effettivi confini delle attività comunemente svolte online.