Le novità di Google: Android Pay, Project Brillo e Google Foto

Android Pay, Project Brillo e Google Foto. Nell’evento inaugurale della Google I/O dedicata agli sviluppatori, Google sfida l’eterna rivale Apple con queste ultime novità: il sistema operativo Android M, il sistema per i pagamenti mobile Android Pay, il Project Brillo, che farà parlare fra loro gli oggetti connessi delle case smart, e il Google Foto, con archiviazione illimitata e gratuita degli scatti.

Sundar Pichai, senior vice-president of products di Google, ha rivelato qualche nuovo dato riguardo le estensioni Android Pay, Project Brillo e Google Foto: il grosso delle innovazioni arriva da Android Pay, finalmente svelato dopo tante indiscrezioni; si tratta del sistema per i pagamenti concorre a quello di Apple perché basato sulla stessa tecnologia: la Nfc (Near Field Communication) che consente di effettuare transazioni avvicinando il telefono ad appositi lettori. Inoltre, con Android Pay i pagamenti si autorizzeranno con l’impronta digitale e avverranno senza dover aprire apposite app.

Il sistema operativo Android M gestirà poi i permessi richiesti dalle app, fornirà una migliore esperienza del web con link che si apriranno “dentro” le applicazioni, mentre Google Now, l’assistente personale online, sarà fortemente potenziato, munito di “Tap Now” diventerà ancora più efficiente e intuitivo.

Google si affaccia ed amplifica ulteriormente il mondo delle case smart: dopo l’acquisto di Nest, la società che realizza termostati connessi, il Project Brillo farà parlare tra di loro gli oggetti domestici e sarà seguito da “Weave”, un protocollo di comunicazione per i dispositivi connessi.

Non sono mancate innovazioni anche per il salotto di casa: Pinchai ha annunciato infatti che sono state vendute 17 milioni di chiavette Chromecast e la nuova partnership con HBO Now (produttore di serie tv come Il trono di Spade).

Google Foto, invece, la sua piattaforma di archiviazione multimediale “illimitata e gratuita” sarà presto disponibile anche in Italia. Una sfida diretta al servizio “Foto” da poco rinnovato di Apple, ma anche alla piattaforma Flickr di Yahoo!.