Google sta progettando particelle magnetiche per pattugliare il corpo umano alla ricerca di cellule tumorali e di altre malattie. Le nanoparticelle, grandi meno di un millesimo di un globulo rosso, sarebbero in grado di cercare e attaccarsi a cellule, proteine o altre molecole all’interno del corpo umano, e sarebbero monitorate con un dispositivo indossabile dotato di un magnete per attrarle e contarle.
▷ Tokenizza Subito la tua azienda in Svizzera con un Partner Affidabile ed a costi molto competitivi: CLICCA QUI ORA!
A spiegare la nuova frontiera della diagnostica è Andrew Conrad, capo del team Life Sciences del laboratorio di ricerca Google X.
Intervenendo alla Digital Live Conference del Wsj, il biologo molecolare Conrad ha spiegato che l’obiettivo è fornire un sistema di allerta precoce per le malattie in modo da intervenire con un trattamento più efficace, trasformando la medicina da reattiva a proattiva.
▷ PARTECIPA ALLA CLASS ACTION CONTRO BINANCE: ISCRIVITI SUBITO E GRATUITAMENTE QUI: TOKENCLASSACTION BY LEXIA AVVOCATI.
Le nanoparticelle, su cui sono al lavoro oltre cento esperti in discipline che vanno dall’astrofisica alla chimica all’ingegneria elettrica, potrebbero essere somministrate per via orale attraverso una pillola. Una delle sfide è identificare dei rivestimenti che aiutino le particelle a legarsi a cellule specifiche, ad esempio quelle tumorali.
Le nanoparticelle sono solo uno degli studi su cui è all’opera il team di Life Sciences. Tra gli altri progetti vi sono la mappatura del corpo umano per ottenere una “fotografia” più precisa e dettagliata possibile di come si presenta un organismo sano e le lenti a contatto intelligenti per misurare il glucosio nelle lacrime dei pazienti diabetici.