Come trascorrere una serata in allegria all’insegna del come eravamo? Acquistando la dvd collection di Drive In, avrete una possibilità in più per centrare l’obiettivo.
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Sei dvd, uno a settimana a cominciare da questa in corso, vi aspettano in edicola con altrettanti fascicoli a 9.90 euro. Ma la collezione del meglio del programma satirico che ha fatto la storia della televisione e del costume italiano è prenotabile anche sul sito fivestore.it al costo complessivo di 59,90 euro.
E non è ancora tutto: dal 26 novembre, a 14,90 euro, in libreria, ci sarà anche la versione deluxe di Drive In – 30 anni, composta da una custodia contenente un dvd e un libro di 48 pagine con curiosità, cronologia e approfondimenti.
“Irriverente, nuovo, moderno, frizzante, il varietà satirico più famoso della tv che ha trasformato il modo di far ridere conserva ancora oggi tutta la sua vivacità – è l’Antonio Ricci-pensiero – La critica della Milano da bere e del bocconiano rampante Sergio Vastano, del paninaro sfigato Enzo Braschi e della top model pentita Antonia Dell’Atte. Il riflusso e l’edonismo reaganiano presi in giro da Gianfranco D’Angelo nei panni del ministro guerrafondaio Giovanni ‘John’ Spadolini e del socialista viveur Gianni De Michelis. La satira in anticipo sui tempi di Ezio Greggio ed Enrico Beruschi fino alle curve pop della ragazze Fast-Food (che Ricci mette alla pari coi ragazzi Fast-Food, ma alzi la mano chi se li ricorda…ndr), i tormentoni e i modi di dire rimasti ancora oggi nel parlato quotidiano (“Troppo giusto!”; “A me, me pare ‘na strunzata”, “E’ chiaro ‘stu fatto”, “Ce l’ho qui la brioche!”, “Has Fidanken”)”, sono nati perchè, all’epoca “si è aperta una finestra di libertà per sperimentare cose nuove in tv”, ammette Ricci.
C’è da chiedersi, 3 decenni dopo, da allora cosa sia accaduto.
Ma Ricci la mette così: “Tutte le trasmissioni che sono venute dopo hanno risentito di una certa paura. C’è sempre diffidenza davanti a un’idea nuova. E tutti preferiscono non rischiare affidandosi tutt’al più alle case di produzione esterne che propongono i loro format”.
Non c’è alcuna possibilità, quindi, di vedere in tv una trasmissione nuova come lo fu all’epoca Drive In? “Nella tv di oggi – risponde Ricci a proposito di innovazione – ci sono mille canali. Ma chi piacciono davvero?”