Galaxy Gear il nuovo smartwatch di Samsung che batte Iwatch di Apple: ecco le prime immagini dello schermo
Tutto da vedere, il nuovo dispositivo smartwatch della Samsung che sarà presentato all’IFA di Berlino il prossimo 4 settembre e in contemporanea a New York.
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Approdato in rete alcuni mesi fa con il nome Sm v700, il nuovo Samsung Galaxy Gear si propone di occupare una buona fetta di mercato: in anticipo sui principali concorrenti come Apple e Google, che promettono sin da ora battaglia, e sulla scia del successo dello smartwatch di Sony, gioiello della casa giapponese, con uno schermo di 1,3 pollici e innumerevoli applicazioni.
Le prime immagini a circolare in rete sono state quelle diffuse da venturebeat.com, provenienti da un video promozionale che probabilmente sarà anche utilizzato dalla Samsung all’IFA, e da un tweet di @evleaks (https://twitter.com/evleaks/status/373185266720055296).
A pochi giorni dalla presentazione del Galaxy Gear questo è bastato a richiamare l’attenzione e a mettere a tacere le ipotesi più azzardate: lo schermo è piatto e non curvo come si era ipotizzato inizialmente e la forma quella classica di un piccolo smartphone.
Dalle prime indiscrezioni si scopre inoltre che la presenza dell’NFC (Near Field Communication) permetterà il collegamento tra il Galaxy Gear e un altro dispositivo semplicemente accostandoli tra di loro: lo smartwatch, collegato a uno smartphone in grado di gestire tutte le applicazioni, fungerà da secondo schermo. Probabile oltre al Bleutooth anche la connessione Wi-Fi.
La presenza quasi certa di sensori per il self-tracking, permetterà di monitorare tutte le attività svolte con il Samsung Galaxy Gear al polso, dalla corsa alla passeggiata; non poteva mancare la fotocamera da 4 MP, che oltre a servire da supporto al monitoraggio della propria vita, permette di fare foto con la massima discrezione.
Se le dimensioni dello schermo (2,5 pollici) e il display Oled multitouch non dovrebbero essere preoccupanti, l’assenza di Google Play Store invece potrebbe dare adito a qualche perplessità. Se il Samsung Galaxy Gear si potrà agganciare solo alla propria hub, questo limiterà fortemente gli sviluppatori indipendenti.
Un’ultima questione è ancora poco chiara: la batteria. Come potrà il nuovo prototipo di orologio da polso mantenere un’autonomia sufficiente di batteria, che non costringa chi lo indossa a ricaricare ogni 12 ore?