#MWC2014 Mobile World Congress Zuckerberg si candida a sistema operativo della Società globale
Inizio del Mobile World Congress 2014 di Barcellona con i keynote speech di Mark Zuckerberg e Jan Koum, due invitati che gli organizzatori non potevano immaginare così vicini dopo l’acquisizione, praticamente una fusione, tra Facebook e Whatsapp.
Significativo che il fondatore e CEO di Facebook, sempre molto parco nelle sue apparizioni, abbia scelto la più importante vetrina mondiale per la telefonia mobile, e sempre di più per tutto l’ICT, arrivandoci a braccetto con il nuovo partner.
Il messaggio è chiaro: dichiarare che il social network più diffuso nel mondo punti tutto sulle conversazioni da smartphone e tablet e cioè non solo in mobilità considerato l’uso sempre più diffuso tra le mura domestiche.
Il flop del sistema operativo Facebook Home lanciato in pompa magna, e praticamente ignorato dagli stessi player della telefonia mobile, aveva dimostrato la difficoltà a migrare la user experience da fissa a mobile.
Il modello di business dell’advertising super personalizzato trova quindi in Whatssapp il partner ideale, un’applicazione già molto diffusa e utilizzata quotidianamente da ben il 70% degli utenti.
Zuckerberg ha tenuto a rassicurare sul fatto che Whatsapp manterrà piena autonomia e che quanto a privacy nessun messaggio rimarrà sui server dell’azienda, come accadeva prima, e che continuerà ad essere così.
Probabilmente non la penserebbe così Collodi e tutti gli utenti che, dopo il down di sabato sera, stanno migrando in massa verso servizi analoghi come Telegram o Threma.
Stimolato inoltre sul possibile interessamento a Snapchat, si è visto l’imprenditore che ha appena sborsato 19 miliardi di dollari fare un chiaro gesto tipo… “per ora ho già dato”.
Whatsapp è un alleato che Zuckerberg intende valorizzare nella sua idea globale di connettere il mondo anche attraverso l’ambizioso progetto Internet.org , di cui fanno parte importanti brand dell’ICT internazionale.
Un’iniziativa filantropica che intende portare il web dove ancora non è sufficientemente diffuso, in particolare nei paesi in via di sviluppo.
L’idea nasce dalla consapevolezza che raggiunto il miliardo di iscritti, ci fosse la necessità di estendere ulteriormente la propria diffusione, ponendosi l’obiettivo di portare attraverso il web servizi, informazione ed educazione nel modo più diffuso possibile, cita perfino Wikipedia e chissà che non compri pure quella.
Per spiegare l’ambizioso progetto Zuckerberg, intervistato da David Kirkpatrick, cita il 911 cioè il numero d’emergenza gratuito a dimostrazione che non intenda porsi un obiettivo di profitto ma che voglia offrire strumenti di social innovation utili a cambiare lo stesso modello di convivenza civile.
L’iniziativa di social responsability ha anche la funzione di riportare la fiducia dopo gli scandali sulle intercettazioni della NSA consapevole della preoccupazione che sia necessaria più trasparenza sui dati di accesso, anche per dimostrare che il fenomeno è circoscritto.
Insomma uno Zuckerberg sempre più visionario e globale che si candida ad offrire il sistema operativo della socialità, uno strumento per connettere il mondo che ha avuto un successo straordinario e che attraverso la comunicazione mobile si diffonderà ancora di più.