Il lato positivo – Silver Linings Playbook_La recensione del film di David O. Russell che ha fatto vincere l’Oscar 2013 come Miglior Attrice Protagonista a Jennifer Lawrence
Un grande Robert De Niro, un convincente Bradley Cooper e l’attrice Jennifer Lawrence, premio Oscar 2013 come protagonista in questo film, compongono un graffiante affresco della provincia USA. Candidata con ben otto nominations agli Oscar 2013, è approdata nelle sale italiane l’attesa e discussa pellicola Silver Linings Playbook (titolo semplificato e ‘tradotto’ con l’insipido ‘Il lato positivo’), diretta da David O. Russell, e tratta dall’omonimo bestseller dello scrittore Matthew Quick, considerato da molti il novello Nick Hornby per la scelta di storie e personaggi attuali ed anticonformisti.
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I due protagonisti del libro/film, infatti, si collocano ai margini di una tranquilla esistenza da ceto medio della provincia americana: sono, per così dire, dei border line, almeno rispetto al contesto cui appartengono. Pat Solatano, affetto da disturbo bipolare, esce dopo 4 anni dalla clinica psichiatrica dove era rinchiuso, fra l’altro, per un reato di aggressione e, grazie ad un patteggiamento della pena, torna a casa dai suoi. Cercando disperatamente di reinserirsi e deciso a riconquistare la ex-moglie, Pat s’impone di osservare con dedizione le ‘silver linings’ (linee d’argento) del titolo originale, cioè alcune regole di condotta/buone intenzioni (come ad esempio fare jogging ogni giorno, leggere i libri che la moglie consiglia ai suoi studenti, ecc.), registrando l’andamento dei suoi progressi su un libriccino (il playbook per l’appunto), che compare però solo nel libro, e facendo appello a tutte le sue energie positive per raggiungere questi obiettivi.
Ma nonostante gli sforzi, le cose non sembrano girare per il verso giusto, almeno finché Pat, grazie ad un incontro combinato dal suo miglior amico, incontra Tiffany, una giovanissima vedova con disturbi di personalità, un po’ punk e un po’ ninfomane, amante della danza, interpretata con ottima prova attoriale dalla giovane Jennifer Lawrence, la talentuosa artista già nota per The Burning Plain ed Un gelido inverno, che si è aggiudicata con questo ruolo – forse un po’ prematuramente – l’Oscar come miglior attrice protagonista, peraltro l’unica statuetta portata a casa dal film.
Fra Tiffany e Pat s’instaura un rapporto inizialmente conflittuale ma intenso, di riconoscimento delle rispettive ‘diversità’, basato dapprima sulla negazione ostinata e poi sull’accettazione di una potente, reciproca attrazione. Il film, che inizia in maniera piuttosto drammatica, con alcune scene di notevole intensità in clinica psichiatrica e subito dopo l’arrivo di Pat a casa, alterna momenti brillanti ad altri più malinconici, quasi a sottolineare le difficoltà di assestamento della situazione dei protagonisti, tendendo sempre più ad appiattirsi verso i ritmi della commedia, culminanti in un finale piuttosto prevedibile, sia pur inevitabilmente atteso dal pubblico.
A tratti divertente, a tratti noioso, con atmosfere di altalenante riuscita, il film cerca in tutti i modi – e non sempre ci riesce – di descrivere personaggi sfaccettati e complessi, per alcuni dei quali risulta estremamente difficile vivere la quotidiana normalità, pur potendo attingere a risorse quali l’amicizia, la famiglia, il quartiere. “Adoro le storie d’amore e le trame che descrivono la vera vita di quartiere – afferma il regista – e mi piace molto, come è accaduto in questa pellicola, poter sbirciare nelle vite delle persone che tentano di affrontare la realtà e, spesso, se stessi, immersi nel loro ambiente quotidiano, compiendo sovente sforzi commoventi e sovraumani, prima di riuscire a ‘sfangarla’ in qualche modo”.
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La scelta del cast è senza dubbio uno degli atout del film: il padre di Pat è nientemeno che Robert De Niro, davvero in gran forma nonostante i suoi quasi 70 anni (li compirà ad agosto), nei panni di un uomo pieno di manie e superstizioni, ossessionato dalla squadra di football locale, i Philadelphia Eagles, e dedito a scommettere forti somme sulle partite di campionato. Bradley Cooper interpreta con ironia e personalità il ruolo di ragazzone degli States in cerca di una via d’uscita dalla malattia, risultando convincente nell’evoluzione, anche fisica, verso la guarigione. Nel ruolo della madre di Pat e moglie di De Niro, la bravissima Jacki Weaver, meritatamente candidata all’Oscar come miglior attrice non protagonista. Jennifer Lawrence, infine, cattura l’attenzione dello spettatore per il fascino e la forte caratterizzazione che dà al personaggio di Tiffany. ‘Silver Linings Playbook’ ha debuttato al Toronto International Film Festival 2012, dove ha vinto il People’s Choice Award (Premio del Pubblico).
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