Graph Search è la novità di Facebook ma la Borsa non festeggia
La novità che Facebook ha presentato ieri nell’annunciato evento dedicato alla stampa internazionale si chiama “Graph Search”.
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Dunque Facebook per ora non presenta il suo smartphone e non aggiunge al social network soluzioni e piattaforme di e-commerce, ma si concentra sulla funzione della ricerca sfidando Google.
Mark Zuckerberg ha raccontato che Graph Search è nato per migliorare e rendere più efficace e concreta la funzionalità di ricerca all’interno del social network. Zuckerberg chiarisce anche, che l’annuncio del progetto Graph Search è l’inizio di un’attività. che vedrà impegnato il team di Facebook non per i prossimi mesi, ma per i prossimi anni.
Graph Search in realtà non sfiderà direttamente il motore di ricerca di Google, ma propone una ricerca alternativa all’interno di un luogo virtuale, Facebook, fino a oggi praticamente inesplorato.
Sul social network più diffuso al mondo su cui girano una valanga di Big Data sarà possibile fare domande precise e ricevere risposte precise, dopo un’accurata ricerca tra tutte le connessioni degli utenti.
Come risulta evidente nell’immediato Graph Search dovrà affrontare tutte le problematiche relative alla privacy, tema affrontato più volte da Zuckerberg durante la conferenza stampa di ieri.
Facebook anche con Graph Search resterà infatti un social network che si fonda su sfere di relazione chiuse e cricoscritte, a differenza di Twitter, che continua a puntare sul concetto di condivisione pubblica.
Gli utenti di Facebook continueranno infatti a decidere le proprie impostazioni di privacy e quindi cosa consentire di vedere e di far cercare e trovare agli altri.
Zuckerberg con Graph Search propone quindi un’esperienza di ricerca personalizzata all’interno di Facebook, diversa da quella su Google, andando a scandagliare i territori e gli spazi dove gli utenti consentiranno di entrare nel totale rispetto delle regole sulla privacy.
E’ evidente che il progetto di Graph Search è la promessa di uno strumento, che punta a essere ineguagliabile per risultati ed esperienza di ricerca, ma questo livello di qualità e questa personalizzazione della ricerca si scontreranno con tutta probabilità, con il volume dei big data e la normativa sulla privacy.
Intanto la borsa non ha festeggia il nuovo annuncio di Zuckerberg e ieri le azioni del titolo hanno subito un arresto, rispetto al rialzo delle quotazioni dei giorni scorsi e hanno ceduto il 2,48% del loro valore.