Box auto, addio: crisi dell’auto e costi eccessivi fanno scendere i prezzi fino al 12%
Un tempo era un bene irrinunciabile, oggi gli italiani lo vedono come un costo insostenibile. Questa la maggiore evidenza dell’indagine condotta da Immobiliare.it ( www.immobiliare.it ) secondo cui in tutte le città d’Italia l’offerta dei box in vendita cresce con percentuali che arrivano fino al 6% per la vendita e al 9% per gli affitti; di pari passo, la domanda è in netto calo, cosa che spinge ad abbassare i prezzi fino al 5% per la vendita e fino al 12% per la locazione.
«Complice la crisi economica, non solo molti italiani hanno rinunciato alla propria auto, ma anche i veicoli circolanti sono mediamente più vecchi che in passato – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it – e raramente ha senso custodirli in un box privato. Gli effetti di questo ragionamento sono ormai visibili nelle dinamiche del mercato, soprattutto nei grandi centri urbani».
Sono molti i fattori che hanno portato i prezzi di compravendita del mercato dei box a diminuire in maniera così netta.
Oltre alla crisi economica di cui si è detto, va considerato che le nuove costruzioni prevedono obbligatoriamente un garage per ciascuna unità abitativa e che nei centri urbani, sempre più spesso caratterizzati da Zone a Traffico Limitato o con accesso a pagamento, si usano sempre meno le automobili private, preferendo i mezzi pubblici o quelli di condivisione come il bike o car sharing.
Le maggiori oscillazioni riguardano le grandi città.
È Milano la città italiana che ha visto crescere più di tutte l’offerta, segnando un +5,7% di box in vendita e un +9,3% di affitti. A Roma il trend è lo stesso: il mercato dei box auto offre in vendita il 5,3% di immobili in più rispetto al 2012 (mentre i prezzi si sono abbassati del 4,3%); addirittura registriamo il 7,2% in più riguardo all’offerta di box in affitto, con prezzi più bassi di oltre l’8%. Caso a sé rappresentano i garage che si trovano in vie o in stabili prestigiosi: nonostante il calo generalizzato, mantengono costi fino a tre volte superiori alla media.
Anche Torino e Bologna registrano l’aumento dell’offerta, rispettivamente del 4,5% e del 4,8% per la vendita e del 6% e del 5,8% per l’affitto.
Per quel che concerne i prezzi, i cambiamenti più evidenti si registrano a Genova, dove i prezzi degli affitti sono scesi del 12,2%, e a Bologna, in cui questi calano del 10,9%.
GUEST POST: federica.tordi@immobiliare.it