New York Times: tagli di 100 posti lavoro in redazione
Nuovi tagli e licenziamenti all’orizzonte al New York Times, il gigante dell’informazione statunitense e globale che da anni, come tutta l’editoria americana, fa i conti con una profonda crisi.
L’editore, Arthur Sulzberger Jr, e il direttore esecutivo, Mark Thompson, hanno annunciato oggi il taglio di 100 posti di lavoro in redazione, e di un numero inferiore negli uffici editoriali e commerciali del gruppo.
“La riduzione dei posti di lavoro è necessaria per controllare i nostri costi e permetterci di continuare ad investire nel futuro digitale del New York Times, ma noi sappiamo che sarà doloroso per le persone che saranno colpite e per i suoi colleghi”, si legge nella loro dichiarazione pubblicata sul sito del giornale, in cui si spiega che verranno offerte delle buonuscite e che si arriverà ai licenziamenti se non si avranno sufficienti esodi volontari.
Ma se viene confermato quindi lo sforzo per rafforzare i servizi digitali, i vertici del Times oggi hanno annunciato il taglio di “Nyt Opinion”, la nuova app per accedere a commenti ed approfondimenti, che non avrebbe ottenuto un numero sufficiente di abbonati.
I tagli di personale, ha spiegato il direttore del Times Dean Baque in una nota alla redazione, “saranno l’opportunità per riconsiderare quello che facciamo, il numero di sezioni che produciamo e quanto spendiamo per articoli di freelance”.
I tagli di personale del Times arrivano poche settimane dopo in cui si sono avuti decine di licenziamenti nelle redazioni di altri importanti giornali americani. Il Wall Street Journal ha tagliato decine di posti di lavoro durante la scorsa estate, Usa Today ha annunciato a settembre 70 riduzioni di posti di lavoro.