Musica e salute mentale: i risultati dell’indagine BVA DOXA svelati
Musica e benessere mentale: i risultati della ricerca
Secondo l’ultima indagine condotta da BVA DOXA nel 2024, un sorprendente 90% dei giovani ritiene che la musica giochi un ruolo significativo nel promuovere il benessere mentale. Non solo si configura come una forma d’arte, ma rappresenta anche un linguaggio universale che riesce a unire diverse generazioni e generi musicali, rendendola uno strumento potente per la connessione sociale.
La ricerca ha evidenziato come quasi due giovani su tre utilizzino la musica per rilassarsi, cercare svago o esprimere felicità. Tra i benefici che il suono porta nella vita quotidiana, spiccano effetti tangibili: il 69% dei partecipanti riconosce che la musica evoca emozioni profonde e personali, mentre il 63% afferma che essa è in grado di migliorare l’umore. Inoltre, il 62% degli intervistati sostiene che i brani musicali riaccendano ricordi significativi.
Questa ricerca fa parte del Festival della salute mentale RO.MENS, che si svolgerà dal 3 all’8 ottobre 2024 al Campidoglio, un evento dedicato all’inclusione sociale e alla lotta contro il pregiudizio, realizzato in collaborazione con l’ASL Roma 2 e l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale. Il festival si propone di sensibilizzare il pubblico riguardo il tema della salute mentale attraverso attività culturali e artistiche.
Complessivamente, è chiaro che la musica non è soltanto un passatempo: il suo potere curativo e comunicativo è ampiamente riconosciuto e celebrato, dimostrando come sia una risorsa fondamentale per il benessere individuale e collettivo.
La musica come linguaggio comune e strumento di aggregazione
La musica emerge come un potente linguaggio comune capace di trascendere le barriere culturali e generazionali, fungendo da collante sociale tra individui diversificati. Il suo potere aggregante è un aspetto cruciale evidenziato nella ricerca BVA DOXA, che ha dimostrato come i giovani considerino la musica non solo come una forma di intrattenimento, ma come un elemento fondamentale nella costruzione di legami interpersonali.
L’analisi approfondita ha mostrato che oltre il 94% dei giovani non si limita ad ascoltare la musica, ma si impegna attivamente con essa, leggendo i testi delle canzoni. Questo comportamento non solo arricchisce l’esperienza musicale, ma consente anche di interiorizzare messaggi e sentimenti profondi. Le canzoni, quindi, diventano veicoli per l’espressione di emozioni condivise e possono fungere da catalizzatori per il dialogo su tematiche rilevanti, inclusi i problemi legati alla salute mentale.
Riconoscere la musica come un linguaggio universale implica anche considerare il ruolo delle diverse forme musicali nel favorire inclusione e comprensione reciproca. Questo principio è alla base di eventi come il Festival della salute mentale RO.MENS, dove l’intersezione tra arte e salute mentale viene messa in evidenza attraverso performance e iniziative sociali. Durante il festival, il potere della musica si traduce in opportunità per connessioni significative, dove le partecipazioni diventano momenti di condivisione e dialogo.
In un’epoca in cui la salute mentale è sempre più al centro del dibattito pubblico, la musica si configura come uno strumento non solo curatoriale, ma anche proattivo nel promuovere un clima di inclusione e supporto reciproco, fondamentale per il benessere collettivo.
Emozioni e stati d’animo associati alla musica
La musica si rivela un potente alleato nella sfera emotiva, influenzando una varietà di stati d’animo e sentimenti. Dallo studio condotto da BVA DOXA, emerge che una significativa percentuale di giovani associa la musica a emozioni come gioia (64%), calma (48%), e persino tristezza e nostalgia (38%). Questo non sorprende, considerando come le canzoni, con le loro melodie e testi, riescano a evocare ricordi e sentimenti profondi.
In particolare, il 94% dei giovani intervistati dichiara di leggere i testi delle canzoni, riconoscendo il potere narrativo e comunicativo della musica. Le parole, spesso cariche di significato e vulnerabilità, fungono da mezzi per affrontare e condividere esperienze emotive. In questo contesto, la musica diventa un’importante forma di espressione, capace di guidare l’ascoltatore in un viaggio emotivo, facilitando l’elaborazione di sentimenti complessi.
Inoltre, il legame tra musica e benessere psicologico si evidenzia non solo nel modo in cui le persone scelgono di ascoltare determinati brani, ma anche nei generi musicali che preferiscono in base al loro stato d’animo. La musica si adatta così alle diverse emozioni, offrendo comfort in momenti di difficoltà o esaltazione in periodi di felicità.
Questo approccio emotivo alla musica sottolinea anche il potenziale della musica come strumento terapeutico, capace di favorire connettività e comprensione nei momenti di crisi o vulnerabilità. La capacità della musica di attivare una risposta emotiva profonda la rendono un importante alleato nella promozione della salute mentale, trasformandosi in un mezzo efficace per comunicare e condividere esperienze vissute.
Iniziative per la salute mentale: il festival RO.MENS
Il festival RO.MENS rappresenta un’importante iniziativa dedicata alla salute mentale, un evento che si tiene dal 3 all’8 ottobre 2024 e si svolgerà presso il Campidoglio. Realizzato in collaborazione con l’ASL Roma 2 e con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, il festival promuove l’inclusione sociale attraverso attività culturali e artistiche che mirano a sensibilizzare il pubblico sulle questioni legate alla salute mentale.
Ogni anno, RO.MENS si propone di superare il pregiudizio e sensibilizzare la comunità riguardo alle esperienze di chi vive situazioni di disagio mentale. Le attività comprendono performance artistiche, dibattiti e laboratori che coinvolgono esperti del settore, artisti e la cittadinanza, creando uno spazio di confronto e dialogo.
In particolare, quest’anno il festival ha introdotto il **primo concorso musicale per brani inediti sulla salute mentale**, dal titolo “Music@Mens”. La serata finale del concorso si terrà il 7 ottobre al Teatro Tor Bella Monaca, e vedrà la partecipazione di nomi noti del panorama musicale e dello spettacolo, tra cui Pino Strabioli, Jane Alexander e Mariella Nava. Il talentuoso gruppo di artisti avrà il compito di selezionare i vincitori, che saranno premiati la mattina successiva al Campidoglio alla presenza del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Questa iniziativa rappresenta un’opportunità per i giovani artisti di esprimere le loro emozioni e riflessioni sulla salute mentale, utilizzando la musica come strumento di comunicazione e inclusione. Inoltre, il festival evidenzia come l’arte, in ogni sua forma, possa costituire un veicolo per il cambiamento sociale, contribuendo a smantellare stigmi e a promuovere una cultura di empatia e sostegno.
Il festival RO.MENS, quindi, si conferma un appuntamento imprescindibile per la valorizzazione della salute mentale, un evento che utilizza la musica e l’arte per costruire ponti e abbattere barriere, creando un ambiente di accoglienza e partecipazione attiva per tutti.
Il concorso “Music@Mens” e il suo impatto sociale
Il concorso “Music@Mens” si configura come un’importante iniziativa nell’ambito del Festival della salute mentale RO.MENS, offrendo una piattaforma unica per promuovere messaggi significativi sulla salute mentale attraverso la musica. Questo concorso non solo incoraggia la creatività tra i giovani artisti, ma serve anche come canale per affrontare tematiche rilevanti e condividere esperienze personali.
La serata finale, che avrà luogo il 7 ottobre 2024 al Teatro Tor Bella Monaca, segnerà un momento culminante per i partecipanti, che potranno esibirsi di fronte a un pubblico appassionato e a una giuria composta da figure di spicco nel panorama musicale e culturale, come Pino Strabioli, Jane Alexander e Mariella Nava. Questo incontro di talenti non solo mette in risalto la musica come disciplina artistica, ma promuove anche un messaggio potente: affrontare e discutere liberamente problemi legati alla salute mentale.
I vincitori del concorso riceveranno premi al Campidoglio il giorno successivo, un gesto simbolico che sottolinea il valore dell’inclusione e del riconoscimento sociale nella lotta contro lo stigma associato alle malattie mentali. La partecipazione al concorso rappresenta per molti artisti un’opportunità non solo di crescita personale e professionale, ma anche una forma di attivismo attraverso l’arte.
Un esempio significativo di questo approccio è rappresentato dal brano “Nessuno è normale”, creato da Mariella Nava insieme a Nando Citarella e ai membri del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Roma 2. Questa canzone, che affronta il tema dell’inclusione, diventa un inno alla positività, abbattendo muri e incoraggiando la comunità a considerare la diversità come una ricchezza. Tali iniziative dimostrano come la musica possa contribuire non solo al benessere individuale, ma anche a un cambiamento sociale più ampio, promuovendo un ambiente favorevole alla comprensione e all’accettazione reciproca.
Attraverso “Music@Mens”, il festival non solo evidenzia il talento emergente, ma crea anche una cultura di sensibilizzazione e supporto, rivelando il vero potere trasformativo della musica nelle vite di chi vive il disagio mentale. Questo evento diventa, quindi, un punto di riferimento per l’intera comunità, unendo arte e consapevolezza sociale in un messaggio di speranza e inclusività.