Monopattini elettrici obbligo targa e assicurazione responsabilità civile normativa aggiornata e consigli utili

andamento degli incidenti e criticità di sicurezza
L’aumento esponenziale dell’uso dei monopattini elettrici ha evidenziato criticità significative in termini di sicurezza stradale, con numeri allarmanti di incidenti gravi e decessi in crescita costante. Tra il 2019 e il 2023, solo in Svizzera sono stati registrati circa 400 infortuni gravi e 7 mortali correlati all’uso di questi mezzi, mentre in Italia il trend è ancora più preoccupante: gli incidenti sono passati da 2.929 nel 2022 a 3.365 nel 2023, con un incremento delle vittime da 16 a 21, e proiezioni che indicano fino a 27 decessi nel 2025. La fascia d’età maggiormente coinvolta è quella tra i 18 e i 29 anni, con fattori ricorrenti quali alcol, eccesso di velocità e condizioni stradali precarie. Anche in Ticino si registra un raddoppio degli incidenti, passati da 11 a 27 tra il 2022 e il 2023, con un esito letale. Questi dati sottolineano l’urgenza di misure efficaci per rispondere a una problematica in forte espansione e di riflessioni mirate per la regolamentazione dei nuovi veicoli elettrici leggeri.
Indice dei Contenuti:
proposte normative e obblighi di targa e assicurazione
L’esigenza di un quadro normativo coerente e stringente è al centro del dibattito politico e amministrativo in molte realtà, inclusa la Svizzera italiana. Diverse proposte mirano a introdurre obblighi sistematici di registrazione e copertura assicurativa per monopattini elettrici, biciclette elettriche e scooter elettrici, strumenti che attualmente presentano una disciplina frammentaria e spesso inadeguata a garantire la sicurezza degli utenti e la responsabilizzazione in caso di incidenti. L’eventuale introduzione di una targa identificativa, correlata a un’assicurazione di responsabilità civile obbligatoria, rappresenterebbe un passo decisivo per uniformare le regole di circolazione e facilitare i controlli da parte delle forze dell’ordine.
In parallelo, si discute la possibilità di un regime differenziato in funzione della tipologia di veicolo: la targa con assicurazione per quelli elettrici, mentre per le biciclette tradizionali potrebbe essere sufficiente un semplice obbligo di targa, escludendo in modo chiaro i minori di 14 anni per evitare onerose complicazioni burocratiche e favorire la mobilità sostenibile giovanile. Questo sistema prevedrebbe inoltre un contributo annuale variabile, calibrato sulla categoria del mezzo, che costituirebbe una fonte di finanziamento stabile e trasparente per la manutenzione e l’ampliamento delle infrastrutture ciclabili, andando a replicare in ambito micromobilità quanto previsto per i veicoli a motore.
Accanto alla registrazione e assicurazione, alcune delle proposte più avanzate contemplano l’obbligo di dotare i mezzi di dispositivi di sicurezza passiva, quali caschi protettivi, luci anteriori e posteriori e indicatori di direzione, standard finora non uniformemente applicati. L’introduzione di tali obblighi rappresenterebbe non solo una tutela per gli utenti ma anche un segnale chiaro verso una cultura della sicurezza più consapevole e condivisa, indispensabile davanti agli evidenti rischi che la diffusione incontrollata di questi veicoli comporta.
misure di prevenzione, controlli e campagne informative
La prevenzione e il controllo rappresentano elementi fondamentali per migliorare la sicurezza degli utenti di monopattini elettrici e veicoli leggeri elettrici in generale. È essenziale implementare una strategia articolata che comprenda il rafforzamento delle attività di polizia su strada, con particolare attenzione alle violazioni più pericolose come la circolazione su marciapiedi, in contromano o in aree pedonali, spesso aggravate dall’uso di alcol o sostanze che alterano le capacità psicofisiche. Parallelamente, occorre un inasprimento delle sanzioni, con multe e provvedimenti più severi, per dissuadere comportamenti irresponsabili alla guida di questi mezzi.
La promozione di campagne informative e percorsi formativi rivolti agli utenti si configura come una misura imprescindibile per diffondere una cultura della mobilità elettrica responsabile e consapevole. Questi programmi devono puntare su un’educazione mirata, rivolta soprattutto ai giovani tra i 18 e i 29 anni, la fascia maggiormente coinvolta negli incidenti, per sensibilizzarli su rischi, regole e corretto utilizzo dei monopattini e simili.
Un’iniziativa innovativa potrebbe consistere nell’integrazione, nelle piattaforme di bike sharing, di servizi accessori quali armadietti per il noleggio di caschi protettivi tramite QR code, favorendo così l’adozione spontanea di dispositivi di sicurezza senza gravare sull’utente. Inoltre, il coordinamento tra polizie locali e cantonali deve essere potenziato per garantire una presenza capillare sul territorio, assicurando controlli costanti e tempestivi in corrispondenza dei flussi più elevati di utilizzo.
Le autorità dovrebbero valutare l’introduzione di obblighi per equipaggiare monopattini elettrici, biciclette elettriche e scooter elettrici con dispositivi obbligatori di illuminazione e segnalazione, così da migliorare la visibilità e la sicurezza notturna e in condizioni di scarsa illuminazione, diminuendo sensibilmente il rischio di incidenti evitabili.
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