Mobilità futura secondo PoliTo: progettare un mondo zero emissioni e connesso
La mobilità sostenibile del futuro
Dietro la parola “mobilità” si apre un intero mondo di tecnologie e possibilità, diversissime fra loro ma con diversi punti in comuni; fra tutti connessione e trasferimento dati in tempo reale e zero emissioni.
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A svelare i nuovi e interessanti aspetti della mobilità del futuro, da quella su strada a quella aerea, sono istituti d’eccezione, come il Politecnico di Torino e Teoresi Group, impegnati nella promozione e nelle realizzazioni dei progetti del MOST.
Fra le diverse iniziative portate avanti dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, spicca il potenziamento e miglioramento dei droni per la consegna delle merci, con l’ambizioso obiettivo di utilizzare tali mezzi anche per il trasporto di farmaci urgenti e per il monitoraggio delle infrastrutture e del territorio.
Queste finalità, in particolare, aprono al MOST importanti collaborazioni nell’ambito della prevenzione ai crimini ambientali.
Non mancano, ovviamente, ricerche finalizzate all’aumento dell’autonomia dei mezzi elettrici e al potenziamento delle infrastrutture, come le postazioni di ricarica intermedie.
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Oggetto di studio e perfezionamento sono anche le batterie modulari, che consentono di essere estratte e caricate fuori dal veicolo, così come sospensioni e pneumatici intelligenti e a basso consumo, in vista della diffusione di citycar elettriche e compatte.
La tecnologia dell’idrogeno trova una sua applicazione nel trasporto merci, con veicoli commerciali integrati con la rete dati e dotati di sistemi di percezione dell’ambiente circostante per minimizzare i consumi e ridurre le emissioni.
Durante l’evento “Progressi e Innovazioni: Air mobility and Sustainable road vehicles”, organizzato da Teoresi Group, sono state presentate tutte queste iniziative, in una continua ricerca di innovazione e sostenibilità.
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Progetti innovativi del MOST
Il MOST, frutto della collaborazione tra 24 università, 24 imprese e il CNR, rappresenta un laboratorio di eccellenza nella ricerca e sviluppo destinato alla mobilità sostenibile. Tra i progetti di maggiore rilevanza, emerge l’obiettivo di testare ed implementare soluzioni logistiche innovative tramite l’uso di droni autonomi, integrati con sistemi di mobilità urbana.
All’interno dello Spoke 1, gli autonomi droni giocano un ruolo cruciale nel delineare la mobilità aerea delle città del futuro. Un esempio significativo è il “Servizio pilota Isole Minori”, realizzato in collaborazione con Poste Italiane, che mira a decarbonizzare il trasporto logistico attraverso l’uso di droni capaci di trasportare carichi fino a 40 chilogrammi. Questo sistema di trasporto merci giornaliero, attivo nel Golfo di Napoli, rappresenta un passo verso la sostenibilità delle consegne nelle aree insulari.
In parallelo, il Politecnico di Torino sta sviluppando impianti di testing e certificazione per velivoli AAM (Advanced Air Mobility). Quest’innovazione garantirà sia la certificazione dei nuovi droni in condizioni avverse che l’implementazione di materiali leggeri e resistenti, fondamentali per i dispositivi aerei del futuro. Parte di questa ricerca include anche l’analisi delle celle a combustione a idrogeno, con l’obiettivo di sviluppare “pile” più sostenibili, aumentando così l’affidabilità e riducendo al contempo le emissioni di CO₂.
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Lo Spoke 2 si concentra sui veicoli a quattro ruote, come auto private e mezzi commerciali. Qui, si sta studiando l’integrazione di sistemi di propulsione innovativi e modulari, progettati per ottimizzare consumi ed emissioni. I prototipi in fase di sviluppo comprendono un’auto di piccole dimensioni, progettata per la mobilità urbana e dotata di batterie modulari, e un veicolo commerciale a idrogeno per le consegne urbane, in grado di pianificare il percorso più sostenibile in tempo reale, tenendo conto del traffico cittadino.
Entrambi i progetti integrano componenti avanzate, quali pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e sistemi di controllo ADAS, contribuendo così a una mobilità più intelligente ed ecosostenibile. Queste innovazioni sono destinate a rivoluzionare l’approccio alla sostenibilità nel settore dei trasporti, con test programmati per la prossima primavera.
Tecnologie per droni e mobilità aerea
Il futuro della mobilità aerea si prefigura come una sinergia tra avanzate tecnologie, innovazione e sostenibilità ambientale. I droni autonomi, protagonisti imprescindibili di questo scenario, sono oggetto di intense ricerche e sperimentazioni, mirate a trasformare le modalità di consegna delle merci e la logistica urbana. Grazie a progetti come il “Servizio pilota Isole Minori”, i droni si dimostrano capaci di operare efficacemente anche nelle aree più remote, contribuendo significativamente alla decarbonizzazione del trasporto logistico.
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Questa iniziativa, supportata da Poste Italiane e attuata nel Golfo di Napoli, consente di trasportare carichi fino a 40 chilogrammi tramite droni, dimostrando l’efficacia di soluzioni smart per la mobilità aerea. I droni non solo rappresentano un’alternativa ecologica al trasporto terrestre, ma stanno anche trasformando le dinamiche commerciali, consentendo consegne più rapide e sostenibili.
Il Politecnico di Torino sta inoltre sviluppando impianti di testing e certificazione per i velivoli AAM (Advanced Air Mobility), una misura cruciale per garantire l’affidabilità dei droni in condizioni complesse, inclusa la gestione della variabilità climatica e delle sfide ambientali. L’integrazione di nuovi materiali leggeri e resistenti è fondamentale per massimizzare l’efficienza operativa di questi dispositivi, inclusa la necessità di ridurre i costi di manutenzione e prolungare la loro vita utile.
Tra le innovazioni, si trovano anche le celle a idrogeno, analizzate per migliorare le loro prestazioni in ambito aereo. Queste tecnologie promettono di garantire un impatto ambientale minimo, rendendo i droni una soluzione non solo agile, ma anche ecologica, in un contesto di crescente necessità di rispettare le normative ambientali.
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L’interconnessione di questi elementi non è solo un’opportunità, ma una necessità impellente, dove la mobilità aerea e l’adozione di droni rappresentano un passo significativo verso un futuro sempre più sostenibile.
Veicoli elettrici e idrogeno nel trasporto merci
La mobilità sostenibile nel trasporto merci sta vivendo una rivoluzione grazie all’integrazione di tecnologie elettriche e a idrogeno. Questi nuovi mezzi di trasporto, infatti, rappresentano una risposta chiara alle sfide ambientali e logistiche del nostro tempo. In particolare, l’implementazione di veicoli elettrici è progettata per garantire basse emissioni e alta efficienza energetica.
Nell’ambito dei veicoli commerciali, la scelta dell’idrogeno si fa strada come opzione sostenibile: i veicoli commerciali che utilizzano celle a combustione a idrogeno sono già in fase di studio e applicazione per ridurre i consumi e ottimizzare i costi operativi. Questi veicoli possono essere integrati con una rete dati per fornire informazioni in tempo reale sui percorsi, contribuendo così a minimizzare l’impatto ambientale delle consegne.
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È previsto che le tecnologie di idrogeno vengano affiancate da sistemi avanzati di percezione dell’ambiente circostante, permettendo ai veicoli di adattarsi dinamicamente alla situazione del traffico e alle condizioni ambientali. Questo approccio non solo riduce le emissioni, ma migliora anche l’efficienza dei trasporti, rendendo le operazioni logistiche più fluide e meno inquinanti.
Inoltre, l’adozione di batterie modulari, ovvero swappable battery, rappresenta un passo significativo nell’ottimizzazione del rifornimento dei veicoli elettrici. Queste batterie possono essere estratte e caricate autonomamente, facilitando un rifornimento rapido e rendendo la mobilità elettrica molto più pratica per le ulteriori esigenze logistiche nel settore del trasporto merci.
Combinando veicoli elettrici e a idrogeno, la mobilità del futuro si prospetta come un sistema modulare e integrato, in grado di soddisfare sia le necessità ambientali che quelle economiche delle imprese, favorendo il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità a lungo termine nel settore dei trasporti.
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Unione di ricerca, industria e innovazione
Il progetto MOST rappresenta un esempio esemplare di come l’unione tra ricerca, industria e innovazione possa portare a risultati significativi nel campo della mobilità sostenibile. Infatti, il Politecnico di Torino, attraverso il suo Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale (DIMEAS), gioca un ruolo cruciale nel coordinamento delle ricerche e nello sviluppo di nuove tecnologie. La sinergia tra università e imprese consente di affrontare le sfide contemporanee nel settore della mobilità, promuovendo tecnologie innovative che stanno cambiando il panorama dei trasporti.
Durante l’evento “Progressi e Innovazioni: Air mobility and Sustainable road vehicles”, sottolineato dai docenti Giorgio Guglieri e Andrea Tonoli, è stata messa in evidenza la centralità di questa cooperazione. Collegandosi ai progetti in corso, si è discusso di come le innovazioni possano contribuire a risolvere alcune delle più grandi sfide affrontate dal settore dei trasporti, includendo totemati come la transizione ecologica e digitale.
La collaborazione tra enti di ricerca e aziende ha portato alla creazione di un laboratorio di eccellenza che studia l’impatto delle nuove tecnologie sulla mobilità. Le iniziative si concentrano su aree specifiche, come lo sviluppo di droni autonomi e veicoli a propulsione innovativa, impegnandosi a ridurre le emissioni e migliorare l’efficienza energetica. La creazione di sinergie fra le abilità e competenze diversificate dei partner coinvolti permette di ottimizzare il trasferimento di conoscenze e tecnologie nel settore.
Il dialogo costante tra accademia e impresa è fondamentale per testare in scenari reali le innovazioni sviluppate. Grazie a progetti congiunti, è possibile analizzare e validare soluzioni di mobilità avanzate, facilitando l’adattamento delle tecnologie a un mercato in rapida evoluzione e rafforzando così la posizione dell’industria italiana nel panorama globale della mobilità sostenibile.
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