Miracolo a Catania 2700 nuove assunzioni: ecco dove vanno i 5 miliardi di StMicroelectronics
StMicroelectronics ha annunciato un massiccio investimento di 5 miliardi di euro a Catania, volto alla realizzazione di un nuovo impianto di produzione di chip al carburo di silicio (SiC) e del “Silicon Carbide Campus”. Questo investimento, che prevede anche un significativo contributo del governo italiano pari a 2 miliardi di euro, dovrebbe generare circa 2700 nuovi posti di lavoro e segnare una svolta storica per l’industria della microelettronica in Italia. In questo articolo, esploreremo in dettaglio l’impatto economico e tecnologico di questo progetto, l’importanza strategica per la regione e le implicazioni a lungo termine per l’industria europea della microelettronica.
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Un Impulso Strategico per la Microelettronica Europea
L’annuncio dell’investimento di StMicroelectronics a Catania rappresenta un importante passo avanti per l’industria della microelettronica in Europa. La realizzazione del “Silicon Carbide Campus” e del nuovo impianto di produzione di chip al carburo di silicio, basati su wafer di 200 mm di diametro, non solo rafforzerà la posizione dell’Italia nel settore, ma contribuirà anche a consolidare l’Europa come un leader globale nella produzione di microelettronica.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza storica di questo investimento durante la presentazione del nuovo modulo presso lo stabilimento etneo. “La giornata di oggi è storica per la Sicilia, che diventerà la terra del futuro per l’Italia”, ha dichiarato Urso, evidenziando come questo progetto possa trasformare Catania in un polo di eccellenza per la microelettronica.
“Oggi annunciamo l’investimento di 5 miliardi di StMicroelectronics a Catania, a cui il Mimit partecipa con 2 miliardi di euro: il secondo più grande investimento approvato finora dalla Commissione europea all’interno del Chips Act. È una pietra miliare, un evento di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo di polo per lo sviluppo della microelettronica dell’Italia e dell’Etna Valley”, ha aggiunto il ministro.
Il progetto è previsto per iniziare la produzione nel 2026 e raggiungere la piena capacità entro il 2033. Questo impianto sarà uno dei più avanzati al mondo, con la capacità di produrre chip al carburo di silicio utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, tra cui veicoli elettrici, stazioni di ricarica rapida e energie rinnovabili. Il contributo del governo italiano, pari a 2 miliardi di euro, dimostra l’impegno del paese nel sostenere l’industria tecnologica e promuovere l’innovazione.
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Due Nuovi Impianti per Produzioni d’Eccellenza
L’investimento di StMicroelectronics a Catania non si limita alla costruzione di un singolo impianto, ma prevede la realizzazione di due nuovi stabilimenti che produrranno wafer all’avanguardia.
Questi wafer saranno utilizzati per produrre dispositivi elettrici ad alte prestazioni, con applicazioni nei veicoli elettrici, nelle stazioni di ricarica rapida, nelle energie rinnovabili e in altre applicazioni industriali. Questo progetto è destinato a trasformare Catania in un polo industriale strategico per l’industria della microelettronica.
Saro Pappalardo, segretario generale di Fismic Catania Confsal, ha commentato con entusiasmo la notizia, sottolineando come l’impegno e i sacrifici dei lavoratori etnei abbiano portato a questo risultato. “Una notizia che rappresenta il coronamento dell’impegno e dei sacrifici dei lavoratori etnei. Nonché la dimostrazione che la sinergia tra lavoratori, sindacato e management locale paga”, ha dichiarato Pappalardo.
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Durante l’incontro, l’amministratore delegato di StMicroelectronics, Jean-Marc Chery, ha affermato che il 2025 sarà l’anno giusto per ripartire, descrivendo uno stabilimento di Catania forte e competitivo.
Il nuovo impianto integrerà anche tecnologie avanzate di intelligenza artificiale, che favoriranno una vasta gamma di prodotti. Questo contribuirà ulteriormente a rendere Catania un centro di eccellenza per l’industria tecnologica, con ricadute positive sia a livello occupazionale che economico. Sebbene non siano ancora state comunicate tutte le ricadute in termini di crescita occupazionale, si prevede che il completamento della fase di ‘rump up’ per il 2032 porterà a significativi aumenti di posti di lavoro.
Impatto Economico e Sociale
L’investimento di StMicroelectronics a Catania avrà un impatto significativo sull’economia locale e nazionale. Con la creazione di circa 2700 nuovi posti di lavoro, il progetto contribuirà a ridurre la disoccupazione e stimolare lo sviluppo economico nella regione. Inoltre, la presenza di un polo tecnologico avanzato attirerà ulteriori investimenti e favorirà la crescita di un ecosistema di innovazione.
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Il senatore Salvo Pogliese, coordinatore per la Sicilia Orientale di Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Catania, ha espresso grande soddisfazione per essere stato parte attiva di un investimento così significativo.
“E’ una enorme soddisfazione poter essere stato parte attiva di un investimento miliardario che darà a Catania sviluppo, lavoro e grande lustro”, ha commentato Pogliese. Ha inoltre ricordato come le basi per questo investimento siano state poste nell’estate del 2019, quando il comune di Catania, sotto la sua amministrazione, ha venduto un terreno comunale alla StMicroelectronics, accelerando tutte le procedure autorizzative.
L’investimento di 5 miliardi di euro, con il sostegno di 2 miliardi di euro da parte del governo italiano, è un chiaro segnale dell’attenzione del governo Meloni e del ministro Urso verso lo sviluppo tecnologico e industriale del paese. Questo progetto rappresenta una pietra miliare non solo per Catania, ma per l’intera industria europea della microelettronica, sancendo il passaggio storico della città etnea verso un futuro tecnologico di rilevanza globale.
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Tuttavia, non mancano le preoccupazioni e le richieste di ulteriori chiarimenti. Giuseppe Caramanna, segretario generale della Uilm di Catania, ha sottolineato la necessità di un dialogo costruttivo tra azienda e sindacati per garantire la realizzazione del progetto e la crescita occupazionale. “Vorremmo certezze su tempi di realizzazione del progetto e pianta organica futura”, ha affermato Caramanna, esprimendo preoccupazione per gli annunci sul modulo M6, che è rimasto un “vuoto scatolone di promesse”.
In conclusione, l’investimento di StMicroelectronics a Catania rappresenta una svolta storica per l’industria della microelettronica in Italia e in Europa. Con un significativo impatto economico e sociale, questo progetto ha il potenziale di trasformare Catania in un centro di eccellenza tecnologica, generando crescita occupazionale e promuovendo l’innovazione. Tuttavia, sarà fondamentale garantire un dialogo costruttivo tra tutte le parti coinvolte per realizzare appieno le potenzialità di questo ambizioso progetto.
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