I migliori e piu divertenti pesci d’aprile sul web: Google Olezzo e Twitter senza vocali
Nella giornata di ieri si sono letteralmente sprecati i pesci d’aprile che contraddistinguono il primo giorno del quarto mese dell’anno: tra gli scherzi più riusciti e meglio congegnati ci sono sicuramente quelli di Google, che ha curato tutto nei minimi dettagli.
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Per rompere il ghiaccio, la società di Mountain View ha annunciato di aver ritrovato una vecchia mappa del tesoro risalente a più di 300 anni fa e che sarebbe stata di proprietà del pirata Captain Kid, la quale conteneva dei simboli criptati impossibili da decifrare: per cercare di risolvere l’arcano, Google avrebbe deciso così di pubblicarla on-line in modo da ricevere l’aiuto da parte di tutti gli internauti.
Ma questo è solo l’inizio: nelle ore successive, arriva un altro comunicato alquanto bizzarro: la notizia dell’improvvisa chiusura di YouTube, il più grande servizio di streaming video on-demand attualmente in circolazione, data dall’amministratore delegato Salar Kamangar in persona, il tutto per rendere l’annuncio quantomeno credibile. In concomitanza con la chiusura di YouTube, Google ha diffuso un video in cui si informava gli utenti che avevano tempo fino alla mezzanotte del 31 marzo per votare il più bel filmato postato su YouTube dal 2005 a oggi prima della cancellazione del sito.
Ma la burla più riuscita è sicuramente quella dell’introduzione di una nuova rivoluzionaria funzionalità offerta dal motore di ricerca più famoso al mondo: Google Olezzo, una feature che consentirebbe di percepire tutti gli odori possibili e immaginabili attraverso lo schermo di un PC, uno smartphone o un tablet.
L’azienda di Mountain View ha curato scrupolosamente ogni particolare, con slogan pubblicitari come “Annusare per credere” e una pagina ad-hoc che illustrava ogni caratteristica di Google Olezzo con una lista preliminare di odori disponibili (spiccavano il cane bagnato e la foresta pluviale).
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Scommettiamo che in molti si saranno avvicinati allo schermo odorandolo, con il rischio di fare la figura dei cretini se qualcuno avesse assistito per caso alla curiosa scena.
Google è in buonissima compagnia: anche Twitter, la piattaforma di microblogging più utilizzata dagli internauti di tutto il mondo, si è prestata volentieri a fare un pesce d’aprile ben architettato, annunciando che a partire dal 1º aprile, per rendere la comunicazione ancora più stringata, nei messaggi si sarebbero potute usare esclusivamente le consonanti e che per tornare a usufruire delle vocali si sarebbe dovuto pagare un canone mensile di almeno 5 dollari.
In Italia, il sito che si è contraddistinto maggiormente per aver preso in giro i propri utenti è sicuramente quello del quotidiano “La Repubblica”, che ha divulgato una divertentissima quanto improbabile home-page, nella quale veniva riportato a lettere cubitali che Beppe Grillo avrebbe dato il suo nullaosta per la formazione di un governo formato esclusivamente da escort e donne di compagnia, mentre il governatore della Sicilia Renato Crocetta avrebbe assegnato il posto da assessore di Battiato nientemeno che a Fiorello.
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