Migliora le tue performance senza sforzo con “SmartFitness”
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Mi piace nuotare, mi rilassa, mi aiuta a mantenermi in forma, tonificando la mia muscolatura, ma non avrei mai immaginato che eseguendo inusuali micromovimenti avrei potuto sentirmi più agile, più flessibile, più leggera, migliorando la mia nuotata sia per potenza sia per resistenza. E questo senza bisogno di esercizi ginnici, che, ammettiamolo, a volte sono anche un po’ noiosi e faticosi, bensì grazie al training con un’educatrice neuromotoria Metodo Feldenkrais. Sembra qualcosa di complicato, invece ho semplicemente eseguito, senza fatica alcuna, anzi con sensazioni molto piacevoli, originali e inusuali sequenze di movimento portando attenzione alle mie sensazioni e alle percezioni di come funziona il corpo mentre compie un’azione. Il risultato è stato quello di trovare il modo più economico e più “logico” di muovermi. E c’è di più: oltre a migliorare nel nuoto, ho acquistato un senso di benessere
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Livia ci dici che cosa intendi per Smartfitness?
Intendo un allenamento che sostituisce strategie intelligenti allo sforzo muscolare e per strategie intelligenti intendo modi che permettono al cervello di inviare i giusti messaggi ai muscoli per l’azione che si vuole eseguire.
Quali sono le strategie del programma SmartFitness?
Il presupposto di queste strategie è che il movimento è l’espressione dell’attività cerebrale (ogni atto del cervello è un atto motorio); ne consegue che possiamo “dialogare” con il cervello attraverso il movimento al fine di imparare movimenti più efficaci. Si tratta di eseguire gesti e azioni assemblati in modo inusuale rispetto ai comuni schemi motori e ricchi di variazioni, rispettando alcuni fondamentali principi: con attenzione, in un range di comodità e abbastanza lentamente da permetterne l’osservazione. In questo modo il nostro cervello riesce a percepire le differenze tra un movimento funzionale ed economico e un movimento scorretto. Le sequenze sono appositamente studiate per “accendere” il cervello e far sì che esso possa rielaborare i messaggi da inviare ai muscoli.
Esse si basano sulle mille lezioni ideate dal dottor Moshe Feldenkrais, scienziato ed esperto di arti marziali che a metà del Novecento ha fondato il Metodo Feldenkrais, un’autoeducazione somatica che mette in atto una riprogrammazione neuromotoria: un modo per diventare consapevoli di come funziona il proprio movimento e così poterlo controllare, rendendolo spontaneo, efficace, economico, funzionale ai propri obiettivi.
Che cosa intendi per consapevolezza del movimento?
Comprendere e conoscere, grazie all’osservazione di sé e all’attenzione, che cosa accade nel proprio corpo in relazione alle sue parti e in relazione allo spazio, mentre si compie un gesto o un’azione. Noi ci muoviamo secondo l’immagine che abbiamo di noi stessi in termini di mappe cerebrali e di connessioni tra le aree motorie del cervello e le relative parti del corpo. Là dove queste mappe non sono chiare, insorgono le difficoltà. Ecco perché è inutile sforzarsi: non si fa altro che rafforzare uno schema non chiaro e scorretto. Sarà invece utile eseguire movimenti che possono informare il cervello. Le strategie del Metodo Feldenkrais usano quindi il movimento per innescare cambiamenti neurologici e vengono insegnate in lezioni di gruppo, in cui vengono date indicazioni verbali su movimenti da eseguire, oppure in lezioni individuali, in cui l’insegnante utilizza il tocco e il movimento, quindi una comunicazione non verbale.
Quali benefici può apportare il programma SmartFitness?
Per chi pratica uno sport o una disciplina artistica (danza, musica, canto ecc.) offre la possibilità di
Le persone, però, sono così abituate al dolore per ottenere i risultati desiderati, che se non sentono lo sforzo e le tensioni hanno la sensazione di non fare abbastanza. Ricordiamoci che i muscoli non hanno cervello, quindi non ha senso “allenare i muscoli” senza una consapevolezza del movimento. Si tratta di cambiare radicalmente il punto di vista. L’obiettivo di Smartfitness è quello di raggiungere gli obiettivi non attraverso lo sforzo muscolare, bensì grazie alla consapevolezza del movimento; come diceva Feldenkrais “la massima efficacia con il minimo sforzo”. Questo permette una maggiore resistenza, un maggior senso di forza e potenza, più soddisfazioni e gratificazioni, abbassando inoltre il rischio di danni fisici. Un gesto funzionale ed economico è anche bello a vedersi.
Che temi tratti nello specifico nel libro Smartfitness che, ricordo al pubblico, è scaricabile gratis?
Introduco innanzitutto i principi del Metodo e le sue basi scientifiche e in 5 capitoli sfato 5 miti dell’allenamento tradizionale, spiegando come e perché modificarli.
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