Meta e le modifiche insufficienti per sfuggire alle multe dell’Ue nel futuro prossimo

Modifiche di Meta e valutazione della Commissione Ue
Meta ha avanzato alcune modifiche limitate alle proprie opzioni pubblicitarie destinate al mercato europeo, ma la Commissione Europea le ritiene ancora insufficienti per garantire la piena conformità alle norme del Digital Markets Act (DMA). Un portavoce dell’esecutivo comunitario ha chiarito che le proposte di Meta non rappresentano un adeguamento adeguato e che le trattative sono ancora in corso, con l’obiettivo di raggiungere un quadro regolatorio che tuteli efficacemente i cittadini e le imprese dell’Unione. Il confronto resta aperto e si basa su un dialogo costruttivo per evitare ulteriori sanzioni, ma è imprescindibile un impegno concreto e reciproco che permetta a Meta di rispettare integralmente i requisiti imposti dalla legge.
Indice dei Contenuti:
Sanzioni e rischi per il mancato rispetto delle norme
Meta si trova ora nel mirino della Commissione Europea per il mancato rispetto delle disposizioni previste dal Digital Markets Act, con una multa già comminata pari a 200 milioni di euro, inflitta il 23 aprile scorso, riguardante il sistema controverso “pay or consent” implementato su Facebook e Instagram nel 2023. La Commissione ribadisce che, qualora Meta non adotti modifiche sostanziali e complete, il rischio di sanzioni periodiche e ulteriori penalizzazioni economiche rimane concreto. Tali misure punitive non rappresentano un fine a sé stante, bensì uno strumento volto a garantirne una piena conformità normativa. La pressione regolatoria punta a un adeguamento definitivo per assicurare trasparenza e tutela tanto per gli utenti quanto per il mercato digitale europeo. Il dialogo con Meta prosegue nell’intento di prevenire nuove multe, ma la determinazione dell’UE nel far rispettare le regole è ferma e inequivocabile, lasciando poco margine per compromessi superficiali.
Aggiornamenti sulle indagini adtech e il caso Google
La Commissione Europea mantiene alta l’attenzione sulle pratiche del settore pubblicitario digitale, proseguendo con le indagini relative all’adtech, in particolare verso Google. Nonostante le indiscrezioni circolate negli ultimi mesi, Bruxelles non ha ancora adottato alcuna decisione formale riguardo a possibili infrazioni. Questo dissenso ufficiale arriva in un momento di crescenti tensioni commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti, che avrebbero influenzato la gestione delle procedure sanzionatorie. Le notizie riportate da Mlex suggerivano un possibile ritiro dell’ipotesi di multa verso il colosso statunitense, ma la Commissione precisa che il lavoro investigativo continua senza interruzioni. L’obiettivo rimane quello di garantire un mercato digitale equo e trasparente, prevenendo pratiche anticoncorrenziali e tutelando consumatori e imprese a livello continentale.
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