Mercato auto Italia settembre 2024: elettriche in crescita del 29% nonostante crisi
Mercato auto in Italia a settembre 2024
Il mese di settembre 2024 ha rivelato un nuovo calo per il mercato automobilistico italiano, segnando una flessione del 10,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Secondo i dati forniti da UNRAE, sono state registrate 121.666 nuove immatricolazioni, rispetto alle 136.316 unità del settembre 2023. Questo risultato negativo contribuisce a un incremento annuo del mercato del solo 2,1%, con un totale di 1.202.122 veicoli immatricolati nel 2024, ancora lontano dai livelli pre-pandemia del 2019, che mostrano una contrazione del 18,1%.
Il presidente di UNRAE, Michele Crisci, ha evidenziato l’emergente necessità di un intervento da parte del Governo per rifinanziare gli incentivi alle auto elettriche, dati i risultati preoccupanti del mese passato. Con un calo continuo delle immatricolazioni, si sottolinea l’importanza di supportare la fascia di veicoli che emettono 0-20 g/Km di CO2, attraverso l’accesso immediato ai 240 milioni di euro residui degli incentivi 2024.
Nell’ambito di questo quadro, emerge la richiesta di definire rapidamente la strategia europea e quella italiana per accompagnare la transizione verso veicoli più sostenibili. Emerge un’opportunità di riforma fiscale per le auto aziendali, che potrebbe consentire di parametrare la detraibilità dell’IVA e la deducibilità dei costi in base alle emissioni, accorciando il periodo di ammortamento a soli tre anni, per stimolare ulteriormente il mercato.
Andamento del mercato automobilistico
Nel settembre 2024, il mercato automobilistico italiano ha continuato a registrare una contrazione significativa, segnando un calo del 10,7% rispetto al medesimo mese dell’anno precedente. Questo decremento, che già si era manifestato ad agosto con una flessione del 13,4%, porta il totale delle nuove immatricolazioni a 121.666 unità, in confronto alle 136.316 dello stesso mese del 2023. Tali tendenze negative riducono la crescita annuale del mercato a un modesto 2,1%, con un totale di 1.202.122 veicoli immatricolati nel 2024.
La situazione è ancor più preoccupante se si confrontano questi valori con quelli pre-pandemia del 2019, evidenziando un calo complessivo del 18,1%. La ripresa non riesce a prendere slancio nonostante i segnali positivi provenienti dal settore delle auto elettriche, che hanno visto un incremento delle immatricolazioni, ma le immatricolazioni generali rimangono al di sotto delle aspettative.
In questo contesto, il presidente di UNRAE, Michele Crisci, ha sottolineato l’urgenza di rifinanziare gli incentivi per le auto a basse emissioni, proponendo che i fondi residui di 240 milioni di euro degli incentivi 2024 siano resi disponibili immediatamente. Questo intervento è visto come cruciale per rilanciare un segmento in difficoltà e incentivare il passaggio a veicoli più ecologici, mentre cresce anche la pressione per definire una strategia chiara sia a livello europeo che nazionale.
Le dinamiche degli utilizzatori sono cambiate nel mese di settembre, con i privati che ora rappresentano il 65% delle immatricolazioni, mentre le autoimmatricolazioni mostrano un significativo calo, scendendo al 10,8%. Le aziende di noleggio a lungo termine, un tempo fiorenti, stanno affrontando una diminuzione di circa il 25% nelle immatricolazioni, fermandosi al 17,7% del mercato. Questo scenario suggerisce un ripensamento urgente delle politiche di supporto e delle agevolazioni fiscali necessarie per stimolare nuovamente gli acquisti e il rinnovamento del parco auto in Italia.
Analisi delle immatricolazioni
Settembre 2024 ha presentato un quadro complesso per il mercato automobilistico italiano, evidenziando che i privati si sono affermati come il principale segmento di utilizzatori, raggiungendo una quota del 65% delle immatricolazioni totali. Al contrario, si osserva una significativa contrazione nelle autoimmatricolazioni, che si sono ridotte al 10,8%. Il noleggio a lungo termine continua a mostrare segnali di difficoltà, registrando una diminuzione di un quarto delle immatricolazioni, attestandosi al 17,7%. Anche il noleggio a breve termine presenta un lieve incremento, arrivando all’1,3% del totale, mentre il segmento delle società riflette una modesta ripresa, con un 6,3% di quota di mercato.
Per quanto riguarda la distribuzione delle alimentazioni, i veicoli a benzina stabiliscono una quota del 25,4%, mentre il mercato diesel continua a diminuire, chiudendo settembre con una percentuale del 12,7%. In controtendenza, il GPL guadagna terreno, toccando il 9,3% delle immatricolazioni, mentre l’immatricolazione di veicoli a metano rimane pressoché marginale, con sole 9 unità. Le auto ibride mostrano un trend in crescita, con una quota del 43,9%, suddivisa tra il 13,9% per quelle full hybrid e il 30,0% per le mild hybrid.
Le immatricolazioni delle vetture elettriche (BEV) rappresentano un altro aspetto interessante di questo mese, con una crescita del 29% che porta la loro quota al 5,2% del totale. Le plug-in hybrid (PHEV), tuttavia, si fermano al 3,4%, segnando un differente trend che evidenzia le preferenze dei consumatori verso la mobilità elettrica pura. Nel complesso, queste dinamiche di immatricolazione riflettono i cambiamenti nelle scelte di acquisto degli italiani, sottolineando al contempo la necessità impellente di interventi governativi per incentivare ulteriormente l’adozione di veicoli a basse emissioni.
Crescita delle auto elettriche
Settembre 2024 ha rivelato una nota positiva nel panorama complessivo del mercato automobilistico italiano, con le immatricolazioni delle auto elettriche che hanno registrato un impressionante incremento del 29%. Questo crescita ha portato le vendite di veicoli elettrici a occupare una fetta del 5,2% del mercato totale, un segno evidente di una sempre più crescente propensione verso la mobilità sostenibile. L’adeguato supporto degli incentivi statali ha svolto un ruolo determinante in questo aumento, rendendo le auto elettriche non solo più accessibili, ma anche più appetibili per i consumatori italiani.
Le auto a benzina e diesel, al contrario, continuano a perdere attrattiva, evidenziando il cambiamento nelle preferenze dei consumatori. Le vetture a benzina rappresentano appena il 25,4% delle immatricolazioni, mentre il diesel si assesta su una quota di mercato del 12,7%, segnando una continua flessione. Inoltre, anche il comparto delle auto ibride ha visto un notevole interesse, con una crescita delle immatricolazioni che ha portato la loro quota a ben 43,9%: un 13,9% per le ibride “full” e un 30% per quelle “mild”.
In un contesto di crescenti pressioni ambientali e normative più severe sulle emissioni, gli italiani stanno pian piano rivolgendo la loro attenzione verso scelte di acquisto più eco-friendly. Le immatricolazioni delle auto elettriche, sebbene in crescita, devono continuare a beneficiare di interventi mirati per garantire un’espansione sostenuta nel tempo. Resta sottolineata la necessità di un rifinanziamento degli incentivi, un aspetto cruciale per stimolare una transizione efficace e rapida verso un parco auto sempre più eco-compatibile.
Impatto degli incentivi governativi
I risultati di settembre 2024 non fanno che accentuare l’importanza degli incentivi per il settore automobilistico, specialmente per quelli destinati alle auto elettriche. La crescita delle immatricolazioni alle vetture elettriche del 29% si deve in gran parte agli stimoli governativi, che hanno reso ancora più vantaggiosa la scelta di un veicolo a basse emissioni. Tuttavia, la continua flessione del mercato generale mette in risalto la necessità di un intervento tempestivo per sostenere ulteriormente questo segmento innovativo.
Il presidente di UNRAE, Michele Crisci, ha esortato il Governo a rifinanziare gli incentivi esistenti, sottolineando che i fondi residui di 240 milioni di euro disponibili per il 2024 debbano essere immediatamente accessibili in modo da stimolare un ulteriore aumento delle immatricolazioni di veicoli elettrici. Questi incentivi non solo facilitano l’accesso alle nuove tecnologie, ma rappresentano anche un segno distintivo della volontà del Governo di promuovere una mobilità sostenibile e responsabile nel nostro Paese.
Inoltre, è imprescindibile che le politiche di incentivazione siano accompagnate da una strategia chiara, sia a livello europeo che nazionale, per garantire una transizione coordinata verso un parco auto più pulito. Le misure fiscali in discussione, come la detraibilità dell’IVA e la deducibilità dei costi per le imprese, dovrebbero essere allineate con gli obiettivi di riduzione delle emissioni, al fine di favorire scelte di acquisto più ecologiche da parte delle aziende e dei privati.
Un intervento robusto nella riforma degli incentivi potrebbe quindi trasformarsi in un volano fondamentale per il rilancio del mercato automotive italiano, trasformando le sfide attuali in opportunità significative per tutti gli attori coinvolti. La crescita nel segmento delle auto elettriche potrebbe quindi rappresentare non soltanto un cambiamento nel modo di muoversi, ma anche un cambiamento culturale importante verso una maggiore sostenibilità ambientale.
Situazione dei gruppi automobilistici
Nell’analizzare i dati relativi ai gruppi automobilistici per settembre 2024, emerge un quadro di sfide e opportunità. Stellantis registra una contrazione significativa con un decremento del 33,90% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le singole marche mostrano performance variabili: Alfa Romeo ha immatricolato 1.912 veicoli (-12,57%); Citroën, a fronte di 1.295 unità, segna un calo drammatico del 74,52%; Fiat, uno dei marchi principali, si ferma a 9.078 (-43,74%), evidenziando una flessione preoccupante. Anche Jeep mostra una leggera contrazione con 5.573 immatricolazioni, pari a -8,20%.
Il Gruppo Volkswagen, pur presentando un calo più moderato del 7,27%, evidenzia anche qui delle variazioni tra i marchi. Audi, con 5.286 immatricolazioni, registra una diminuzione del 4,13%, mentre il marchio Lamborghini sorprende con un incremento del 117,39%, sebbene le unità immatricolate rimangano esigue, con solo 50 veicoli venduti. Al contrario, le immatricolazioni del marchio Seat scendono drasticamente del 39,60%, creando delle preoccupazioni all’interno del gruppo.
Il Gruppo Renault, in controtendenza rispetto ai concorrenti, mostra una crescita del 16,25%. Le immatricolazioni di Dacia e Renault si attestano rispettivamente a 7.630 (+18,44%) e 7.710 (+14,15%), segnando un segnale positivo in un mercato in difficoltà. Questi dati saranno probabilmente indicatori fondamentali per la strategia futura di Renault, che spera di capitalizzare su questa crescente domanda.
Le prestazioni dei gruppi automobilistici sottolineano le sfide attuali e la necessità di adattarsi a un mercato che sta rapidamente evolvendo verso la mobilità sostenibile. Un intervento mirato da parte del Governo con il rifinanziamento degli incentivi potrebbe non solo favorire i segmenti in crisi, ma anche stimolare le vendite di veicoli elettrici, assicurando a tutti i gruppi l’opportunità di rimanere competitivi in questo nuovo panorama. Le scelte strategiche dei singoli gruppi, unite a politiche di incentivazione efficaci, saranno decisive per il rilancio del settore automotive in Italia.