Matis lancia in Italia una nuova piattaforma per investire in opere d’arte contemporanea attraverso club deal

Matis e il debutto in Italia: una nuova opportunità per gli investitori
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Matis, una piattaforma di club deal francese focalizzata sulle opere d’arte contemporanea, ha fatto il suo ingresso nel mercato italiano, presentando una nuova e interessante opzione per gli investitori. La società offre l’opportunità di co-investire in opere d’arte a partire da 20.000 euro, consentendo così anche a privati e family office di diversificare i propri portafogli. Matis opera sotto la vigilanza dell’Autorité des Marchés Financiers (AMF), l’ente di regolazione francese, e la sua autorizzazione è valida in tutta l’Unione Europea. Questo fattore rappresenta un’importante garanzia per gli investitori italiani, che possono beneficiare di un approccio regolamentato e trasparente in un settore in evoluzione.
Il debutto di Matis in Italia segna un passo importante verso l’ampliamento dell’accesso all’investimento in arte, solitamente riservato a collezionisti esperti o istituzioni finanziarie. Grazie all’expertise dei fondatori Arnaud Dubois e François Carbone, che vantano esperienze consolidate nel campo dell’arte e degli investimenti, il progetto mira a coinvolgere nuovi investitori nell’arte contemporanea. In Italia, la società intende attrarre personalità di alto patrimonio netto, unità di wealth management e private banking per sviluppare un mercato dell’arte solido e accessibile.
Questo approccio innovativo si basa sulla creazione di club deal che raggruppano risorse per l’acquisto di opere d’arte di artisti considerati “blue chip”, una categoria di opere d’arte di alta qualità e ampia domanda, garantendo potenzialità di rendimento nel tempo. Con una soglia di ingresso relativamente bassa rispetto ai canoni del mercato, Matis si propone di democratizzare l’arte come asset class, portando una ventata di novità nel panorama degli investimenti in Italia.
La genesi di un asset class dedicato all’arte
Come funziona la piattaforma Matis
La piattaforma Matis si distingue per un modello di investimento che facilita l’accesso al mercato dell’arte contemporanea, tradizionalmente percepito come un ambito riservato a collezionisti esperti e istituzioni finanziarie di alto profilo. Grazie all’approccio dei club deal, Matis consente agli investitori di partecipare a co-investimenti in opere d’arte selezionate, con un investimento minimo fissato a 20.000 euro. Questa soglia consente una partecipazione più ampia, attirando un pubblico diversificato, incluse famiglie e privati, desiderosi di esplorare nuove opportunità di investimento.
La scelta delle opere è essenziale per il successo di Matis; il team di esperti si impegna nella valutazione e selezione di opere ritenute “blue chip”, vale a dire quelle di alto valore, storia e rilevanza nel panorama artistico. Tra gli artisti delle opere proposte figurano nomi illustri del XX secolo, come Andy Warhol e Lucio Fontana, aventi valutazioni comprese tra 500.000 e 5 milioni di euro. Tali opere sono considerate una garanzia di stabilità, crescita e potenziale di liquidità, attrattive per coloro che cercano investimenti duraturi e qualitativi.
Un altro aspetto distintivo della piattaforma è la trasparenza nel processo di investimento, che avviene sotto la supervisione dell’Autorité des Marchés Financiers (AMF). Questo aspetto regolamentato rassicura gli investitori, inquadrando l’arte come una nuova asset class accessibile. I club deal hanno una durata massima di cinque anni, con un periodo medio di detenzione stimato non garantito di due anni, garantendo così un equilibrio tra potenziale di rendimento e gestione del rischio per gli investitori.
Come funziona la piattaforma Matis
I commenti dei protagonisti e le prospettive future
Le affermazioni dei fondatori di Matis, Arnaud Dubois e François Carbone, mettono in evidenza l’importanza e il potenziale del modello di investimento proposto. Dubois sottolinea come l’accesso diretto al mercato dell’arte contemporanea richieda competenze tecniche, risorse finanziarie e una rete di contatti che spesso risulta difficile da costruire per gli investitori meno esperti. Matis si propone di colmare questa lacuna, creando un ecosistema trasparente e altamente professionale, che offre agli investitori privati l’opportunità di accedere a beni storicamente riservati a pochi collezionisti o investitori istituzionali.
Carbone evidenzia Milano come un hub strategico, non solo per il suo ruolo di centro finanziario ma anche per la sua vivace scena culturale. La presenza di un numero crescente di HNWI (High Net Worth Individuals) in cerca di diversificazione nei propri portafogli rappresenta un’opportunità per Matis. La cultura imprenditoriale e artistica di Milano è considerata un fertile terreno per l’espansione del modello di club deal in Italia. Carbone afferma che, dopo aver già operato con successo in Francia e Svizzera, l’azienda ha individuato in Italia uno spazio significativo per posizionare l’investimento in arte come una nuova asset class strutturata e accessibile.
In questo contesto, Alberto Bassi, alla guida di Matis per l’Italia, evidenzia che la protezione e la crescita del patrimonio rimangono prioritarie per gli investitori privati. In un ambiente caratterizzato da volatilità e incertezze, la ricerca di strumenti decorrelati dai mercati tradizionali diventa cruciale. Matis, attraverso i suoi club deal, non solo offre nuove soluzioni di diversificazione, ma ancor di più sta fornendo una piattaforma per coloro che desiderano esplorare il mercato dell’arte contemporanea come alternativa all’investimento tradizionale.
I commenti dei protagonisti e le prospettive future
Le dichiarazioni dei fondatori di Matis rivelano l’ambizione e l’innovatività del modello di investimento che la società introduce nel mercato italiano. Arnaud Dubois pone l’accento sulla complessità del mercato dell’arte contemporanea, sottolineando che entrare in questo ambito richiede non solo competenze specifiche ma anche capitale ingente e una rete di esperti difficile da reperire per investitori senza una solida preparazione. Matis, con il suo approccio strutturato attraverso i club deal, aspira a semplificare questo processo e a rendere l’investimento artistico accessibile a una platea più vasta di investitori.
François Carbone sottolinea l’importanza di Milano nel contesto europeo, evidenziandone il duplice ruolo di centro finanziario e culturale. Con una crescente presenza di HNWI (High Net Worth Individuals) desiderosi di diversificare le proprie risorse, la città rappresenta un terreno fertile per il modello di co-investimento offerto da Matis. Carbone è convinto che, dopo aver affermato il proprio operato in Francia e Svizzera, la società abbia individuato in Italia una significativa opportunità per rendere l’investimento in arte una asset class consolidata e accessibile a un numero maggiore di investitori.
Alberto Bassi, responsabile italiano di Matis, riconosce l’importanza della salvaguardia e crescita patrimoniale per il cliente privato. In un contesto segnato da volatilità e incertezze economiche, la ricerca di strumenti d’investimento che possano essere decorrelati dai tradizionali mercati diventa cruciale. Matis non solo offre opportunità di diversificazione, ma rappresenta anche un portale attraverso il quale gli investitori possono avvicinarsi a un segmento di mercato fino a oggi considerato esclusivo, aprendo nuovi orizzonti nel panorama degli investimenti in arte contemporanea.
Conclusioni: l’arte come bene rifugio accessibile a tutti
Il mondo dell’arte contemporanea, storicamente riservato a collezionisti esperti e istituzioni finanziarie, sta subendo una trasformazione grazie all’arrivo di Matis nel mercato italiano. Con la sua proposta innovativa di club deal, Matis offre l’opportunità di co-investire in opere d’arte a partire da un investimento minimo di 20.000 euro, aprendo così le porte a una nuova generazione di investitori. Questo approccio consente non solo di diversificare i portafogli ma anche di accedere a opere di artisti riconosciuti, selezionati per il loro valore stabilito e la potenziale crescita nel tempo. Inoltre, l’affiliazione con l’Autorité des Marchés Financiers garantisce un contesto regolamentato e trasparente per gli investimenti, aumentando la fiducia degli investitori in un settore in continua evoluzione.
Matis costituisce una risposta alle esigenze degli investitori privati in cerca di beni rifugio all’interno di un panorama economico volatile e incerto. La società, attraverso l’esperienza dei suoi fondatori e un team di esperti, si propone di democratizzare l’accesso al mondo dell’arte, rendendo questo settore non solo più vicino ma anche più comprensibile per il pubblico in generale. Grazie ai club deal, gli investitori possono partecipare a operazioni su opere di alto valore, considerate blue chip, senza dover gestire direttamente la complessità che normalmente caratterizza il mercato dell’arte. Con una crescita costante e ambiziosi obiettivi di raccolta fondi, Matis si propone di diventare un punto di riferimento per chi desidera investire in arte contemporanea in Italia.