Mario Gregoraci affronta gravi accuse legate al padre di Elisabetta in esclusiva indagine approfondita

le accuse di maltrattamenti e stalking contro mario gregoraci
Mario Gregoraci, padre della nota conduttrice Elisabetta Gregoraci, è al centro di un’indagine giudiziaria per gravi accuse di maltrattamenti e stalking. L’inchiesta, avviata dalla Procura di Catanzaro, ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del 74enne, con l’udienza preliminare fissata per il 5 novembre 2025 presso il Palazzo di Giustizia di Catanzaro. Le accuse emergono da una denuncia presentata da Rosita Gentile, una donna di 57 anni originaria di Soverato, che lo ha accusato di averla perseguitata e maltrattata nel corso di diversi anni.
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Le contestazioni riguardano una serie di episodi che includono molestie ripetute e comportamenti vessatori, con minacce e atti persecutori che avrebbero generato un clima di grave sofferenza psicologica e fisica per la denunciante. Secondo quanto emerso, la Procura ha riscontrato elementi sufficienti per procedere con l’azione penale, mettendo sotto la lente d’ingrandimento la condotta di Gregoraci, che ora rischia un processo formale per i reati contestati. Questo sviluppo ha acceso i riflettori su una vicenda di violenza domestica che coinvolge un personaggio noto, richiamando l’attenzione sulla necessità di tutelare le vittime e contrastare con decisione tali comportamenti.
il racconto di rosita gentile e le violenze subite
Rosita Gentile, 57 anni di Soverato, ha fornito una testimonianza dettagliata e drammatica riguardo al rapporto con Mario Gregoraci, iniziato nel 2012. Inizialmente, Gregoraci si era presentato come un uomo affabile, ma presto il comportamento è cambiato radicalmente, sfociando in atti di violenza e minacce. Rosita ha raccontato di continui episodi di prevaricazione che includevano aggressioni fisiche violente, come schiaffi, strattoni per i capelli, spintoni e addirittura il rischio percepito di vita a causa di minacce di morte accese da una gelosia ossessiva.
La vittima ha descritto dettagli particolarmente inquietanti: inseguimenti, controlli costanti tramite videochiamate e intimidazioni rivolte alla sua persona, fino a danneggiamenti materiali, con il rischio concreto di severi danni fisici. Rosita ha inoltre rivelato di essere rimasta incinta durante la relazione, un evento tragico segnato da ulteriori violenze che l’hanno portata a perdere il bambino dopo essere stata spinta con forza. Questi abusi durante la gravidanza sottolineano la gravità di un quadro fatto di maltrattamenti fisici e psicologici, che hanno avuto pesanti conseguenze sulla sua salute e sulla sua vita personale.
Stanca e terrorizzata, Rosita ha deciso di allontanarsi da questa situazione, trascorrendo un periodo in Canada per cercare una via di fuga. Tuttavia, al suo ritorno, Gregoraci era tornato a insistere per riprendere la relazione, promettendo cambiamenti mai realizzati. Le sue parole esprimono un forte richiamo alla forza necessaria per denunciare e superare simili esperienze, invitando altre donne vittime di violenza a non rimanere in silenzio e a cercare supporto nelle istituzioni.
il processo e le reazioni della famiglia gregoraci
Il procedimento giudiziario che coinvolge Mario Gregoraci ha assunto una rilevanza significativa con la fissazione dell’udienza preliminare per il 5 novembre 2025 presso il Tribunale di Catanzaro. La Procura, dopo aver esaminato le accuse di maltrattamenti e stalking mosse dalla denunciante Rosita Gentile, ha ufficialmente richiesto il rinvio a giudizio del 74enne. Tale passaggio rappresenta una tappa cruciale per la definizione del caso all’interno del sistema giudiziario, ponendo il padre della conduttrice Elisabetta Gregoraci al centro di un procedimento penale che potrebbe portare a conseguenze legali di peso.
Le reazioni della famiglia Gregoraci si sono mantenute finora contenute, pur se segnate da un evidente imbarazzo per la gravità delle accuse. Elisabetta Gregoraci, noto volto televisivo, ha sempre mostrato un rapporto stretto e affettuoso con il padre, come testimoniato anche durante le loro apparizioni pubbliche, tra cui quella a “Domenica In” nel 2023. Tuttavia, il clamore mediatico generato ha spinto i familiari a mantenere una linea prudente, evitando commenti dettagliati fino all’esito delle indagini e del processo.
L’episodio ha anche messo in evidenza una dinamica delicata tra pubblico e privato: la notorietà della famiglia amplifica l’impatto mediatico ma non può e non deve influire sul regolare svolgimento della giustizia. Nel frattempo, la testimonianza di Rosita ha aperto un fronte di sostegno verso le vittime di violenza, con un appello esplicito rivolto a chi subisce abusi affinché trovi il coraggio di denunciare. La vicenda rimane quindi sotto stretta osservazione, in attesa degli sviluppi giudiziari che chiariranno le responsabilità e la verità.