La macchina della verità per le università on line
Se non è una sorta di macchina della verità, poco ci manca. E’ stato sviluppato un programma per valutare il grado di comprensione e lo stato d’animo degli studenti durante le lezioni sul web. Nelle facoltà on line, quindi, che sono sempre più diffuse, presto, pur a distanza di migliaia di chilometri con il prof, non si potrà più mentire.
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Questo servirà, magari, per costringere gli studenti ad avere una buona preparazione, ma anche, con la sua diffusione, ad invogliarli e ad abbattere la quota di chi lascia il corso di studi anzitempo.
Il programma è stato sviluppato negli Stati Uniti e si chiama CERT. Si tratta di un algoritmo informatico in grado di decodificare, attraverso la web-cam, le espressioni facciali legate ad ansia, confusione, impegno e frustrazione lungo tutta la durata della lezione.
E’ già stato testato con successo. Attualmente, CERT è stato provato su 65 universitari ed è riuscito ad individuare in più dell’85% dei casi il corretto stato d’animo degli studenti e il grado di comprensione della lezione. Avete capito? Guai a mentire.
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