Luna colpita da meteorite meteorite spettacolare scoperto nel video del bagliore notturno

Impatto del meteorite sulla superficie lunare
Il 30 ottobre 2025, alle ore 20:33, un piccolo meteorite ha colpito la superficie della Luna, generando un bagliore luminoso catturato da un video amatoriale ripreso a Hiratsuka, in Giappone. Questo fenomeno, dovuto all’assenza di atmosfera sul nostro satellite naturale, non presenta la classica scia luminosa visibile sulla Terra, bensì una luce intensa al momento dell’impatto con il suolo lunare. Il meteorite, con massa stimata attorno ai 200 grammi, ha formato un cratere di circa 3 metri di diametro nei pressi del cratere Gassendi, localizzato nella zona sud-occidentale della faccia visibile della Luna.
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Poiché la Luna non è dotata di un’atmosfera che possa deviare o bruciare i meteoriti, anche corpi di piccole dimensioni sono in grado di colpire direttamente la superficie, provocando contraccolpi e creando nuovi crateri. L’evento osservato è avvenuto in un periodo in cui si registrava il picco dello sciame meteorico delle Tauridi, considerato potenzialmente la fonte del frammento impattante. Questo impatto, benché di entità modesta, rappresenta un campanello d’allarme per la sicurezza delle future missioni umane e tecnologiche sulla Luna.


Caratteristiche e dinamica dell’evento
L’impatto è stato caratterizzato da velocità e angolazioni che hanno determinato la dimensione e la luminosità del fenomeno osservato. La velocità d’ingresso stimata del meteorite sulla superficie lunare è di circa 27 m/s, con un angolo d’impatto intorno a 35°, parametri che hanno favorito la formazione di un cratere di circa 3 metri di diametro. La massa stimata del corpo cosmico è di circa 200 grammi, sufficienti a generare un bagliore di magnitudo massima pari a 8, con una durata dell’emissione luminosa di circa 0,1 secondi.
La luce osservata non è il risultato del fenomeno di ionizzazione atmosferica tipico sulla Terra, quanto piuttosto l’energia rilasciata dallo scontro violento tra il meteorite e il regolite lunare. L’assenza di un’atmosfera rende questo tipo di impatti più frequenti e meno attenuati, permettendo anche a piccoli frammenti di creare conseguenze rilevanti sul suolo del nostro satellite naturale. Inoltre, la zona d’impatto, nelle vicinanze del cratere Gassendi, è stata identificata grazie all’analisi dei dati video e al tracciamento delle coordinate lunari.
Il periodo temporale dell’impatto coincide con il picco dello sciame meteorico delle Tauridi, pertanto è possibile che il meteorite sia un frammento proveniente da questo flusso di detriti interplanetari. La registrazione video giapponese ha rappresentato un contributo fondamentale per raccogliere dati precisi sull’evento, migliorando la comprensione di questi impatti e fornendo input indispensabili per la valutazione dei rischi e la pianificazione delle future attività sulla Luna.
Implicazioni per future missioni e insediamenti lunari
Le conseguenze di tali impatti rappresentano una sfida cruciale per le future missioni spaziali e gli insediamenti lunari. La Luna, priva di un’atmosfera protettiva, è costantemente esposta a frammenti meteoritici di varie dimensioni che, come nel caso recente, possono causare danni ingenti anche a strutture e habitat costruiti sulla superficie. Questo implica la necessità di sviluppare sistemi di difesa avanzati e habitat con materiali resistenti in grado di assorbire o deviare l’energia degli impatti.
Le missioni di lunga durata richiederanno inoltre un monitoraggio costante e tempestivo del traffico meteoritico in orbita lunare e sulla superficie, per poter attivare contromisure efficaci in tempo reale. Analisi degli impatti, come quella derivata dal recente evento vicino al cratere Gassendi, forniscono dati essenziali per modellare la frequenza e la potenza di potenziali collisioni, migliorando la progettazione delle infrastrutture e riducendo i rischi per gli astronauti.
Inoltre, lo studio approfondito di questi fenomeni apre la strada a nuove strategie di gestione del rischio, integrando strumenti di rilevamento automatizzato con la capacità di risposta rapida. L’attività meteoritica lunare dovrà essere considerata un fattore critico non solo per la sicurezza degli insediamenti ma anche per la protezione di satelliti e veicoli spaziali in orbita intorno al nostro satellite naturale.





